Pinze intelligenti per cobot

by Redazione 0

La collaborazione uomo-robot richiede pinze intelligenti e sicure, che per altro sono già sul mercato da qualche anno in versioni più o meno avanzate. Lo sviluppo più recente, appena uscito dai laboratori Schunk, è Co-act Gripper JL1, mano di presa sviluppata per applicazioni di cobotica avanzata, parte della nuova famiglia Co-act. Per ora i modelli vengono sviluppati in base a specifiche esigenze applicative, come ad esempio la versione WSG con regolazione della forza, progettata per l’ispezione di parti in ghisa (foto in alto); ma in prospettiva sarà disponibile una gamma a catalogo.

MASSIMA SICUREZZA. Le nuove pinze Co-act, utilizzabili su tutti i tipi di robot collaborativi, soddisfano i rigidi requisiti della collaborazione sicura uomo-robot: non devono mai perdere un oggetto dalla presa, devono sempre rilevare il contatto con gli umani e non devono mai provocare urti mentre la funzione di presa è attivata.
Grazie a svariati sensori, il processo di presa si regola in tempo reale. I diversi sensi sono utilizzati per registrare, valutare e comunicare condizioni contingentali, ambientali e operative. E, in futuro, saranno in grado di trasmettere i dati più rilevanti relativi al processo e all’ambiente circostante al sistema di controllo della produzione, attraverso il protocollo OPC UA, utilizzato anche per dialogare con il robot.

Co-act Gripper jl1I PLUS. Numerose sono le caratteristiche che distinguono la pinza JL1: innanzitutto il drive di sicurezza, capace di operare con diversi range di forza di presa garantendo al contempo tutta la sicurezza necessaria, in particolare che le parti afferrate siano mantenute dalla pinza anche se il processo dovesse interrompersi. Un’altra caratteristica riguarda sensori che rilevano l’ambiente circostante, i cui dati vengono elaborati da uno speciale software. C’è poi la limitazione della forza di presa, che si regola immediatamente nel caso di urto accidentale con un essere umano. Infine, il design arrotondato e morbido, senza spigoli o bordi contundenti, e la presenza di un pannello LED integrato nella pinza.
Meccanicamente, la pinza funziona sia per una presa parallela che per una centrica, potendo così afferrare diversi oggetti. Grazie ad una tecnica di presa appositamente studiata e dita dotate di regolazione della forza, la mano può adattare il proprio comportamento in tempo reale a secondo che stia interagendo con un uomo o con un pezzo, aspetto non marginale data data l’elevata forza di presa che potenzialmente può applicare.

LED E DISPLAY TOUCH. La pinza è anche in grado di comunicare con l’operatore: utilizzando luci LED ed un relativo sistema di codifica a colori fornisce informazioni sullo stato del sistema: per esempio segnala se è pronto per operare oppure se il pezzo è stato afferrato. A seconda dell’applicazione, i componenti possono essere identificati usando aree predefinite, RFID o codici visivi. Il settaggio avviene mediante un touchscreen, con il quale si possono selezionare diverse modalità operative.