Sfoglia meccanica&automazione n.7 ottobre/novembre

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meccanica&automazione

Delle tecnologie ritenute fondamentali nella quarta rivoluzione industriale, la robotica è tra quelle che ha preso maggiormente le luci della ribalta (anche comunicativa) grazie alla riscoperta del suo lato umano.

di Chiara Tagliaferri

I grandissimi progressi fatti relativamente all’applicabilità nei settori salute e cura della persona e alla sua evoluzione collaborativa a supporto dell’azione umana sicuramente – l’hanno resa una tecnologia più comprensibile nella sua concezione e utilizzazione finale. Ma veramente tutti sanno quanto sia utile, affascinante, multidisciplinare e richiesta questa tecnologia? Si sa quanto le competenze robotiche, sempre più richieste nel mondo lavorativo, siano acquisibili già nel ciclo educativo delle primarie?

E così un ricordo d’ infanzia mi porta all’ inizio del ragionamento. Un robottino ricevuto in regalo a 7 anni. Un “giocatolo” insolito per due figlie femmine, accolto con non troppo entusiasmo ma rivelatosi il pozzo delle meraviglie. Una scatola verdina, delle istruzioni, tanti pezzi metallici, fili da collegare, rondelline, bulloni, rotelline e batterie, un pomeriggio in famiglia ed eccolo …un piccolo robot che al suono di un fischio avanzava verso di noi stupite.

La robotica è una scienza in cui si integrano ingegneria, programmazione informatica, psicologia, automazione, meccanica ma, quel giorno, non avevo consapevolezza di questa cosa. Sapevo solo che mi piaceva quello che avevo aiutato a realizzare in squadra e che, in mia sorella, (oggi ingegnerie meccanico) era stata l’ennesima miccia ad aver acceso il sacro fuoco verso un percorso formativo nelle discipline STEAM.

Molti anni più tardi scopro con piacere che sta prendendo piede anche nelle aule italiane un approccio pedagogico chiamato Robotica Educativa. E’ un approccio educativo che si basa sul principio di apprendere, ad esempio, le materie alla base della programmazione, il prima possibile attraverso l’utilizzo dei robot, con un metodo pratico e divertente, già dalle elementari. Utilizzando il metodo della peer education (educazione tra pari) il docente diventa una guida che coordina e supervisiona aiuta e collabora e, i bambini o ragazzi, nell’ apprendere i concetti base via via sempre più specifici della robotica, sviluppano facoltà cognitive e sociali ed imparano a risolvere problemi complessi, sviluppando spirito critico e capacità di lavorare in team. Così agendo, la robotica non è una materia da aggiungere alle materie scientifiche ma uno strumento multidisciplinare, un nuovo metodo di apprendimento con cui rendere più coinvolgente e stimolante lo studio delle diverse discipline e competenze. Nel citare il seguente contenuto esplicativo “il robot e la sua costruzione diventano semplicemente un mezzo che permette di raggiungere traguardi”…mi volto indietro rivedo quella bambina e sua sorella, quel robottino costruito in una domenica d’inverno e  penso… Robotica educativa provate e vedrete.

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