ISTAT: giro d’affari da 1.200 milioni di euro per il mercato della macchina utensile

by redazione 0

Nei primi cinque mesi dell’anno le esportazioni e le importazioni di macchine utensili sono aumentate, seppure in misura contenuta. A diffondere la notizia il Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU – Sistemi per produrre.

Dati ISTAT alla mano. Le esportazioni totali segnano un +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, per un valore di poco superiore ai 1,200 milioni di euro. Primo mercato di sbocco è la Germania (-1,1%, 142 milioni di euro), davanti agli Stati Uniti (+1,7%, 131 milioni di euro) e alla Cina (+10,6, 126 milioni di euro). Molto bene le vendite in Spagna e in Messico, Dati negativi dagli altri BRIC: Russia (-22,6%), India (-36,6%) e Brasile (-21,2%).

Le importazioni complessive sono cresciute del 2,1%, a più di 435 milioni di euro. Aumentano gli acquisti dalla Germania (+2,4%, 131 milioni di euro) e dai fornitori asiatici: Giappone (+26,1%), Corea del Sud (+16,2%), Taiwan (+19,6%). In calo la Svizzera (-18%),

Le vendite all’estero di macchine ad asportazione, pari ad oltre 680 milioni di euro, il 57,5% sono in pari col 2016 (+0,3%). Prima posizione per la Cina (+18,7%), davanti agli USA (-4%) e alla Germania (-7,6%). In calo anche la Francia (-10,9%).

Le importazioni del comparto crescono (+6,7%), a più di 375 milioni di euro. Al primo posto gli acquisti dalla Germania (+9,3%), poi dal Belgio (-14,8%) e dal Giappone (+26,9%).

Aumentano le esportazioni di macchine a deformazione (+5,7%), che si attestano oltre i 500 milioni di euro, il 42,5% delle vendite all’estero. Bene le vendite in Germania (+7,9%), negli USA (+11,5%) e in Polonia (+20,3%), In calo la Cina (-13,6%).

Pesante diminuzione per le importazioni del comparto (-19,7%), che superano quota 60 milioni di euro. Primo fornitore è la Germania (-26,5%), seguita da Austria, Francia e Cina.