Imparare l’automazione a scuola, divertendosi

Non sempre i cervelli italiani sono costretti “in fuga” all’estero. Nel Bel Paese esistono realtà che nonostante l’eccellenza non hanno ancora la risonanza mediatica che meriterebbero. Un caso tipico è l’Istituto Comprensivo di Bosco Chiesanuova (VR), che conta anche le scuole di Roverè, Velo e Cerro. Noto per essere stato il primo a dotarsi di Lavagne Interattive Multimediali (Lim) e aver fornito notebook gratuiti a ogni studente per seguire le lezioni e connettersi con la scuola anche da casa, la struttura scolastica nel Veronese ha ora predisposto ben due laboratori avanzati, uno di stampa 3D e uno di robotica.
Grazie al contributo della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, l’istituto è divenuto il primo in Italia a dotarsi di una stampante a tre dimensioni. Dopo aver seguito il corso di formazione per il suo uso e la didattica, i docenti di scienze tecnologiche hanno acquistato PowerWASP, una piccola “personal fab” che chiunque può utilizzare per autoprodursi oggetti prodotta dal Centro Sviluppo Progetti di Massa Lombarda (RA) che l’ha pensata e costruita interamente in Italia, impostando le lezioni con programmi open source, liberamente scaricabili da Internet e dall’utilizzo gratuito.
Un altro gruppo di studenti ha utilizzato il laboratorio di robotica per muovere un piccolo robot realizzato con pezzi forniti in kit di montaggio dalla Lego, impostando il programma al computer in modo da far sì che il robot raggiunga un oggetto seguendo un percorso definito, eventualmente fermandosi o aggirandolo una volta raggiunto. Obiettivo dichiarato, superare il test per partecipare alla First Lego League, campionato a squadre tra ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi. Quest’anno la tappa nazionale della competizione educativa è stata vinta dal liceo Rosmini Team A di Rovereto (TN), che proprio in questi giorni difende i colori italiani alla finale mondiale di St. Louis. Un modo intelligente di imparare l’automazione, divertendosi.