Immergas, una fabbrica “in progress”

by Redazione 0

immergasLe soluzioni progettuali e organizzative che Immergas ha sviluppato nello stabilimento di Brescello (RE) sono diventate buone pratiche segnalate tra i casi aziendali di successo nel volume Il lavoro possibile. Metodo progettuale per il benessere e la produttività delle imprese (212 pagine, 21 euro, anche in e-book), curato da Debora De Nuzzo. “In oltre mezzo secolo di attività industriale”, ha commentato Ettore Bergamaschi, direttore marketing operativo & comunicazione dell’azienda emiliana (nella foto con l’autrice del libro). Immergas ha investito sul polo produttivo di Brescello risorse consistenti, che ha portato un contributo all’evento di presentazione del volume che ha raccolto adesioni di imprenditori e manager: “la qualità del prodotto nella visione Immergas è strettamente legata a quella del luogo di lavoro e per questa ragione sono nate strutture innovative, premiate a livello internazionale, come la Domus Technica (il Centro di Formazione Avanzata), ma anche nei nuovi spazi produttivi dove l’automazione migliora la sicurezza e l’ergonomia sulle linee di montaggio e collaudo. Una fabbrica “in progress” articolata su 118 mila  mq (di cui 55 mila coperti) che continua a evolversi per soddisfare le esigenze produttive in ottica di sostenibilità e risparmio energetico, riservando grande attenzione all’ambiente di lavoro, dalla sicurezza alla salubrità, con soluzioni sempre al passo con i tempi e con il mutare delle tipologie di lavoro partendo dall’ampliamento, appena avviato, del Centro Ricerche e Sviluppo”.
L’azienda comunica questa filosofia industriale ai collaboratori ma anche a clienti e fornitori nel corso delle visite guidate, diverse centinaia ogni anno, che aprono le porte della “fabbrica in progress” e consentono di vedere come cambia e si sviluppa una realtà industriale che unisce e mette in relazione ogni giorno, nelle diverse funzioni, oltre 700 persone tra uffici e reparti produttivi. “Esistono tanti modi per progettare uffici e reparti produttivi delle aziende, tanti quanti i diversi approcci possibili”, ha spiegato De Nuzzo nel presentare il volume, “i casi aziendali e le linee guida raccolte in questo libro introducono un modello progettuale dei luoghi di lavoro ovvero un nuovo modo di fare progettazione in ambito industriale”.
Prende forma un modello integrato che unisce il sapere e le competenze di tre materie apparentemente distanti tra loro: l’architettura, la sicurezza sul lavoro, il marketing. Questi strumenti, quando ben combinati, permettono di progettare non solo la fisicità degli spazi bensì anche l’organizzazione e gestione dell’intero luogo di lavoro, con lo scopo di creare ambienti belli e confortevoli, sani e sicuri, stimolanti e produttivi che assicurino al tempo stesso il benessere del lavoratore e di conseguenza la miglior performance aziendale. Il libro illustra anche alcuni casi studio, esemplari di aziende che già sono sulla buona strada, verso un modello progettuale di questo tipo e si pone come volano per la diffusione di questo modo di “fare lavoro”, che è possibile. De Nuzzo, che con la DDN è consulente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e formatrice; collabora con aziende e studi professionali.