Piano Nazionale Industria 4.0: i fondi ci sono, mancano i progetti

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Si è svolto ieri al Politecnico di Milano il convegno “La Fabbrica Intelligente nel Piano Nazionale Industria 4.0”, organizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, durante il quale i 50 speaker invitati hanno presentato alcune proposte progettuali che prevedono soluzioni avanzate per la digitalizzazione e l’aggiornamento degli impianti produttivi in un’ottica 4.0.

Avanti con i progetti. “Il piano Calenda ‘industria 4.0’ prevede incentivi fiscali senza precedenti per le imprese che investono in ricerca e innovazione.  I fondi ora ci sono, mancano i progetti” così si è espresso durante il convegno Stefano Firpo, direttore generale delle politiche industriali del MISE. Questa infatti è stata un’occasione importante per mettere a confronto fornitori e utilizzatori di tecnologie avviando così il processo di definizione di progetti che possono rientrare nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0, che, vista la tempistica del piano, sono urgentissimi.

Impianti in evoluzione. Tra le proposte presentate, progetti ad hoc per la creazione dei Lighthouse Plant, impianti produttivi da progettare e realizzare ex-novo, o impianti esistenti profondamente rivisitati in ottica Industria 4.0, dotati di tecnologie abilitanti della smart manufacturing, interconnessi, intelligenti e in grado di “dialogare” tra loro.

L’obiettivo concreto è quello di sviluppare impianti produttivi, che evolvono con le tecnologie, che siano punto di riferimento per lo sviluppo del manifatturiero in Italia. Tali impianti potranno essere sviluppati attraverso investimenti supportati dall’Iperammortamento del 250%, previsto dal Piano Nazionale Industria 4.0, e saranno oggetto di evoluzione tecnologica.

Smart Factory attraverso 7 linee d’intervento. I Lighthouse Plant puntano a realizzare progetti di riferimento per una o più delle 7 linee di intervento individuate dal Cluster Fabbrica Intelligente, per indirizzare la trasformazione del manifatturiero italiano in linea con gli obiettivi di Europa 2020.

Le 7 linee di intervento, approfondite durante il convegno in altrettante sessioni parallele, sono: sistemi produttivi per la produzione personalizzata; strategie, metodi e strumenti per la sostenibilità industriale; sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche; sistemi di produzione ad alta efficienza; processi produttivi innovativi; sistemi di produzione evolutivi e adattativi; strategie e management per i sistemi produttivi di prossima generazione.

Aziende a confronto. Numerose sono state le tecnologie e le soluzioni presentate nel corso delle sessioni parallele.

La Comau di Grugliasco (To) ha presentato le sue soluzioni in chiave Industria 4.0, illustrando la piattaforma Dual arm AMICO, fissa e mobile, e i suoi robot collaborativi AURA. L’azienda ha raccontato, inoltre, come utilizza la realtà aumentata per lo svolgimento delle operazioni di montaggio.

Prima Industrie ha parlato del futuro delle lavorazioni laser, sempre più diffuse e conosciute per efficienza e flessibilità soprattutto nel campo della lavorazione della lamiera e della saldatura. Con la nascita di nuove sorgenti e con la conoscenza sempre più diffusa della fotonica nel campo manifatturiero – hanno spiegato gli esperti di Prima Industrie – nascono nuovi processi come l’additive manufacturing.

Durante il convegno sono state presentate le case history di successo di alcune aziende manifatturiere italiane. Masmec, azienda di Modugno (BA) specializzata nella produzione di macchine automatiche ha presentato nuovi sistemi produttivi performanti e flessibili basati su automazione tailor made. Queste tecnologie sono concepite attraverso un approccio modulare, idonee a sviluppare sistemi cyber-fisici, capaci di comunicare tra loro in modo complesso e di assicurare alti livelli di scalabilità e riconfigurabilità.
Svariati sono stati i contributi dal mondo della ricerca. Tra questi, quelli del Politecnico di Milano, in particolare dei Dipartimenti di Ingegneria Gestionale (DIG), di Meccanica (DMEC) e di elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB), del Progetto Bandiera Fabbrica del Futuro e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presente con diversi Istituti, quali ISSIA, ISMAC, IEIIT e ITIA. In particolare, ITIA ha contribuito non solo ai contenuti scientifici, ma anche all’organizzazione dell’evento.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Cluster.