Università di Trento, attuatori innovativi dal moto dei serpenti

by Redazione 0

trentoIl gruppo di ricerca ERC Instabilities coordinato da Davide Bigoni, ordinario al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica all’Università di Trento, ha conquistato la copertina della prestigiosa rivista britannica Proceedings of the Royal Society nel vol.471, n.2175 (già post-datato 8 marzo 2015) a distanza di 6 mesi da un’altra copertina sulla loro ricerca.
Lo studio ha avuto un grande sviluppo e ha aperto nuove possibilità nella robotica con i cosiddetti “snake robots”. Il paradigma della soft robotics, oggi un campo strategico, è il superamento del concetto di meccanismo composto di parti rigide, ad esempio le ruote dentate di un orologio, per arrivare alla progettazione di macchine basate sul movimento di elementi deformabili, caratterizzati da movimenti fluidi come i tentacoli di un polipo: l’équipe trentina prosegue da anni proprio in questa direzione.
Con i ricercatori Federico Bosi, Francesco Dal Corso e Diego Misseroni, il coordinatore ha per la prima volta studiato il modo di convertire un movimento torsionale in un movimento longitudinale. Per dimostrare questo effetto è stato realizzato un prototipo denominato “torsional gun” (la cui fotografia qui sopra figura sulla copertina della rivista) in cui una freccia viene lanciata con un movimento torsionale delle mani, senza alcun movimento della spalla e del gomito.
L’applicazione immediata si trova nell’attuazione meccanica. “Stiamo progettando un attuatore meccanico innovativo in cui non sono presenti ingranaggi. Sarà molto leggero ed adatto ad applicazioni in ambienti estremi, con grandi potenzialità tecnologiche in ambito industriale e aeronautico”, ha chiarito Bigoni.