“Prima afferra – poi riconosci”, ecco come lavorano gli ultimi robot

by redazione 0

Gli Ingegneri del MIT e dell’Università di Princeton hanno inventato il robot più “schizzinoso” ed efficiente di sempre


 

Che i robot aiutino l’uomo sul luogo di lavoro ormai è un dato di fatto. Operazione noiose e ripetitive sono passate nelle mani (robotiche) dei colleghi inumani già da qualche tempo e le innovazioni nel campo della robotica collaborativa non eccennano a rallentare. Per questo gli ingengeri del MIT – Massachusetts Institute of Technology – e dell’Università di Princeton hanno pensato di rendere meno noiose le solite e ripetitive operazioni svolte dai robot.

Un robot che fa selezione. La ricerca congiunta dei due istituti ha portato alla realizzazione di un robot dotato di pinze personalizzate e una ventosa in grado di riconoscere l’oggetto designato per essere prelevato e di effettuare la presa più consona per portare a termine l’operazione.

Elliott Donlon (a sinistra) e Francois Hogan (a destra) alle prese con il braccio robotico
Elliott Donlon (a sinistra) e Francois Hogan (a destra) alle prese con il braccio robotico

I ricercatori hanno sperimentato l’innovativa tecnologia mettendo all’interno di un contenitore uno spazzolino da denti, un blister di pillole e un portacenere. Il braccio robototico è stato in grado di scendere in quel contenitore di oggetti, individuare lo spazzolino e afferrarlo esattamente come deve essere afferrato uno spazzolino da denti. Il robot, a questo punto, può quindi finire il lavoro – movimentando i restanti oggetti – secondo l’algoritmo che il team di ingegneri ha creato.

Una volta fuori dal contenitore, alcune telecamere scattano foto dello spazzolino da denti da varie angolazioni per implementare le informazioni relative allo spazzolino nella memoria del robot, al fine di replicare l’operazione una volta individuato lo stesso oggetto.

Tutte le immagini sono per concessione di Melanie Gonick, MIT.