Pnrr: a un anno dalla scadenza, solo un terzo dei fondi è stato speso

by redazione 0

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OpenPNRR aggiorna i dati: mancano informazioni su progetti per oltre 32 miliardi. Le anomalie nei numeri complicano la trasparenza e alimentano l’incertezza.

Maggio 2025 segna un momento cruciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il termine dell’estate 2026 si fa sempre più vicino  e l’avanzamento effettivo del piano appare ben lontano dagli obiettivi previsti. Secondo l’ultima analisi pubblicata da OpenPNRR, a oggi è stato speso solo un terzo dei fondi complessivi, mentre restano non documentate misure per 32,6 miliardi di euro.

Dati incompleti e trasparenza carente

Dal nuovo aggiornamento (dati al 31 marzo 2025) emergono gravi lacune informative. Sono 25 le misure Pnrr per cui non risultano pubblici i progetti finanziati. Un vuoto che solleva interrogativi non solo sulla trasparenza amministrativa, ma anche sulla reale esecuzione delle misure previste.

Tra queste, spiccano:

  • Transizione 4.0: 13,4 miliardi già erogati, ma senza dettagli sui beneficiari.

  • Transizione 5.0 (credito d’imposta): 6,3 miliardi in incentivi alle imprese, ma senza un elenco dei destinatari.

  • Misure ambientali: oltre 6 miliardi tra tecnologie a zero emissioni, comunità energetiche, agrovoltaico e colonnine di ricarica.

Senza dati pubblici sui progetti, è impossibile verificare se le risorse siano state effettivamente assegnate, rendicontate o ancora da utilizzare. In alcuni casi, è probabile che i fondi non siano ancora stati impegnati, un fatto preoccupante vista la scadenza imminente del piano.

Anomalie nei pagamenti: cifre fuori scala

Oltre alle omissioni, il nuovo aggiornamento riporta anche errori evidenti nei dati. Sono oltre 4.700 i progetti in cui le somme pagate superano i finanziamenti dichiarati. In almeno 240 casi, questa discrepanza è superiore a 100.000 euro.

Alcuni esempi eclatanti:

  • Un progetto per ALMPs e formazione professionale avrebbe ricevuto 335 milioni, a fronte di un finanziamento previsto di 1,6 milioni.

  • Progetti per la ricerca biomedica, finanziati per poche centinaia di migliaia di euro, risultano con erogazioni superiori ai 100 milioni.

Errori di inserimento? Forse. Ma in un contesto in cui i dati dovrebbero guidare il monitoraggio e la valutazione delle politiche pubbliche, queste anomalie compromettono la credibilità dell’intero sistema di controllo.

Pnrr in affanno: speso solo un terzo dei fondi

A fronte di oltre 284.000 progetti monitorati, per un valore complessivo di 226,6 miliardi di euro (di cui 171,3 miliardi da fondi Pnrr), l’avanzamento della spesa si attesta al 33,8%.

Un dato che, pur segnando un progresso rispetto al 30,1% di dicembre 2024, resta preoccupante, considerando che siamo oltre la metà del percorso temporale previsto dal piano.

Nel corso del 2025, l’interesse politico e mediatico sul Pnrr sembra essersi affievolito. Questo calo di attenzione rischia di favorire una narrazione distorta, dove la politica può utilizzare numeri vaghi o parziali per rafforzare tesi di parte. In questo contesto, il ruolo di monitoraggio indipendente svolto da OpenPNRR si conferma essenziale.

Non a caso, dopo l’ennesima revisione del piano – la quinta in meno di due anni – l’esecutivo ha scelto, seppur tardivamente, di coinvolgere il Parlamento nel processo decisionale, forse anche in risposta alle sollecitazioni ricevute.

Con appena un anno rimasto per completare le azioni previste dal Pnrr, la mancanza di dati chiari, la lentezza nell’attuazione e gli errori nei monitoraggi mettono seriamente a rischio l’intero impianto del piano.

È necessario un intervento urgente per:

  • pubblicare in modo completo i dati sui progetti,

  • correggere le anomalie contabili,

  • rafforzare il controllo e la comunicazione verso l’opinione pubblica.

La sfida non è solo tecnica, ma profondamente politica e democratica.