Patent box – atteso errata corrige per il decreto fiscale

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In arrivo la correzione al decreto fiscale: le aziende anche per il 2020 potranno esercitare l’opzione sul patent box

di Franco Metta

«Si è trattato di una scrittura della norma errata, nessuna penalizzazione per chi già nell’anno di imposta 2020, dichiarazioni 2021 vorrà esercitare l’opzione. Per questo si lavora a un correttivo o una circolare dell’Agenzia». Così Emiliano Fenu (M5S), relatore al Senato del decreto legge 146/2021, anticipa a ItaliaOggi una delle possibili novità che saranno apportate al decreto fiscale, attualmente all’esame del Senato.

La norma sul patent box ha suscitato perplessità da parte delle imprese e dei consulenti per l’impatto negativo sulla pianificazione delle società.

Su eventuali altre possibili correzioni o emendamenti, Fenu è invece serafico: «Non ci sono soldi a disposizione e le modifiche dovranno essere di natura ordinamentale, a costo zero. Altrimenti sarà necessario presentare per l’emendamento la relativa copertura». D’altronde si guarda già alla legge di bilancio, che dovrebbe arrivare in Senato entro l’11 novembre.

Anche sul cashback, al momento escluso dalla manovra, potrebbero esserci novità: «non si possono disconoscere gli effetti positivi che ci sono stati. Potrebbe essere recuperato con delle modifiche, come ad esempio rendere direttamente accreditate sul conto corrente le spese mediche pagate con mezzi tracciabili». Stesso discorso per i bonus edilizi: «c’è un tavolo di lavoro per modificare la norma. Noi puntiamo a eliminare i limiti per le unifamiliari e ricomprenderle nel perimetro della proroga».