Meccanica & automazione #2 marzo

by redazione 0

Meccanica automazione marzo

Qualcosa di più, qualcosa di meglio

di Chiara Tagliaferri 

 

Nonostante i concetti di produzione verde, sostenibile, circolare abbiano invaso il dialogare comune almeno quanto i più noti canali e comportamenti social, mi sorprende ogni volta scoprire quanto sia difficile perseguire questi obiettivi con orgoglio senza far scattare il pregiudizio di tanti. Certo, negli ultimi anni con il moltiplicarsi delle opportunità, si è assistito anche alla solita corsa all’ improvvisazione. Così è successo, ad esempio, che molti, troppi, maghi della finanza agevolata o dei superbonus che si sono resi interpreti dello sfruttamento di incentivi, spacciando facili soluzioni come approcci sostenibili. E come se non bastasse altrettanto spesso, accaniti sostenitori di questa o quell’ altra lobby hanno gettato fumo negli occhi e cemento sotto i piedi a chi la direzione giusta la stava prendendo. E questo non ha favorito l’emergere dei più timidi o indecisi. In più anni congiunturalmente complessi come quelli attuali, resi molto difficili dal susseguirsi di tante catastrofi epocali, stanno alimentando la tentazione di fare il passo del gambero per risparmiare oggi e ripensarci domani. 

Perché è vero, la Green Manufacturing e le pratiche sostenibili sono due modi per creare riduzioni dei costi e migliorare l’efficienza ma con risposte a medio/lungo termine. Diventare ecologici e utilizzare metodi sostenibili sono il frutto di investimenti a lungo termine soprattutto se guardiamo alla loro redditività aziendale. Richiedono consapevolezza di quanto si sta facendo, competenza negli operatori, tenacia nell’attendere i risultati. Pensare a come utilizzare meno energia, recuperarla, produrla in maniera più pulita, usare meno materiale, riducendo e riutilizzando gli scarti, ridisegnare un impianto produttivo per stravolgerne i rendimenti migliorandone l’efficienza certo non è cosa da tutti ma, se veramente si vuole, oggi esiste una soluzione per e alla portata di tutti. Così possiamo trovare grandi aziende energivore allearsi in strategie per sfruttare fonti energetiche alternative almeno quanto le più piccole sperimentare combinazioni innovative utilizzando al meglio genio e competenza. 

Le difficoltà devono alimentare il progresso non farci regredire. Non importa se c’è qualcuno che fa meno e peggio. Non confondiamo gli uomini con le idee, non confondiamo una minoranza di coriacei monoliti di marmo con il legittimo contenuto di una generazione che sta cercando di cambiare la traiettoria della propria produzione, consumi, valori e ambizioni desiderando giustamente di costruire qualcosa di più ma, soprattutto, qualcosa di meglio per il futuro in cui loro vivranno.

L’Accordo di Parigi sul Clima, l’Agenda delle Nazioni Unite, la Carbon Neutrality da raggiungere nel 2050, non sono e non devono essere dogmi ma ambizioni e obiettivi sfidanti, opportunità da cogliere. Promuovere approcci di sostenibilità complessiva (ambientale, economica e sociale), definire nuovi prodotti, servizi e sistemi produttivi, promuovere la consapevolezza ambientale dei consumatori e dei produttori, rivedere i sistemi rodati da anni di studi e applicazioni, questa sì che è un’occasione unica in mano ai tanti imprenditori che scelgano di prodigarsi nella ricerca del meglio. 

IN QUESTO NUMERO

Gerardi artisti del serraggio

DOSSIER Sustainable & green manufacturing

Focus on M8V l’evoluzione della tecnologia CNC

SPECIALE Pulizia industriale