FEDERMACCHINE: Record di fatturato per l’industria italiana del bene strumentale nel 2023, rallentamento moderato previsto per il 2024

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L’industria italiana del bene strumentale ha raggiunto un traguardo storico nel 2023, registrando un fatturato record di 56,6 miliardi di euro, con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni sono cresciute del 5,8%, toccando i 37,7 miliardi di euro, mentre le consegne interne sono calate del 4,6%, fermandosi a 18,9 miliardi di euro a causa della diminuzione del consumo domestico.

Prospettive per il 2024

Le previsioni per il 2024 indicano un lieve rallentamento, con un fatturato previsto di 54,7 miliardi di euro (-3,3% rispetto al 2023). Il consumo interno dovrebbe diminuire dell’8,3%, attestandosi a 27,9 miliardi di euro. Questo calo influenzerà sia le importazioni (-2,6%) che le consegne dei costruttori italiani (-11,7%). Tuttavia, l’export dovrebbe crescere dello 0,9%, superando i 38 miliardi di euro, stabilendo un nuovo record per il settore.

Distribuzione Geografica delle Vendite nel 2023

Nel 2023, il 33,4% del fatturato è stato generato in Italia, mentre il 36,1% è stato destinato agli altri paesi europei. Le Americhe hanno rappresentato il 15,6% delle vendite e l’Asia l’11,3%. I principali mercati di destinazione sono stati gli Stati Uniti (5 miliardi di euro), la Germania (3,9 miliardi), la Francia (2,6 miliardi), la Cina (1,8 miliardi) e la Polonia (1,6 miliardi).

Industria italiana

Dichiarazioni del Presidente di FEDERMACCHINE

Bruno Bettelli, presidente di FEDERMACCHINE, ha evidenziato l’importanza dell’export per le aziende del settore e l’impegno della federazione nel favorire le relazioni con gli utilizzatori stranieri. Bettelli ha anche sottolineato la necessità di un maggiore supporto da parte del sistema paese, in particolare da ICE Agenzia, Sace e Simest, per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Iniziative Future e Sfide

Guardando al futuro, Bettelli ha parlato delle iniziative legate alla Transizione 5.0 per il risparmio energetico e la green manufacturing. Tuttavia, ha sottolineato l’urgenza di implementare rapidamente queste misure, data la scadenza dei fondi legati al PNRR e al Fondo Repower EU. Bettelli ha sollecitato CONFINDUSTRIA a lavorare con le autorità per estendere il periodo di utilizzo dei fondi fino al 2026, al fine di evitare che le risorse tornino inutilizzate a Bruxelles.

In conclusione, nonostante le sfide previste per il 2024, l’industria italiana del bene strumentale continua a dimostrare una notevole capacità di adattamento e competitività a livello globale, mantenendo un focus costante sull’innovazione e l’internazionalizzazione.