Divide et Impera – Gestione modulare delle licenze
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Molte aziende che operano nel settore del software vogliono generare ulteriori flussi di cassa. La soluzione dipende da molti aspetti, ma un’opzione che spesso viene adottata con successo è incentrata sull’impiego di licenze del tipo feature-on-demand.
Nella pratica, i produttori di software non vendono il loro lavoro come un unico blocco monolitico, ma offrono ai loro clienti singole funzionalità, che possono essere attivate dietro pagamento di una congrua tariffa. L’impronta modulare può essere ulteriormente combinata con altri modelli di licenza, come quelli legati a canoni di abbonamento e opzioni a consumo. L’obiettivo di questa strategia è presto spiegato: questo approccio crea nuove entrate cicliche e permette di penetrare anche i mercati più sensibili ai costi. Calibrando feature-on-demand e abbonamenti, si potranno persino generare più entrate, nel corso del ciclo di vita di un prodotto, di quanto non sarebbe possibile con una semplice vendita anticipata.
Funzionalità a richiesta come acceleratore dell’aftermarket
Tutti questi vantaggi si applicano ai produttori di software, ma sono altrimenti validi per i produttori di dispositivi intelligenti. La maggior parte delle caratteristiche e delle funzionalità del loro hardware è determinata dal software che su di esse viene eseguito. Soprattutto in mercati particolarmente competitivi, le imprese devono chiedersi come abbassare la soglia di ingresso, per attirare un maggior numero di acquirenti, senza perdere di vista i previsivi commerciali complessivi. Ed è qui che la modularità può essere la risposta.
La sfida per il fornitore è quella di definire i moduli, in modo da creare un reale valore aggiunto. Può trattarsi tanto di upgrade orizzontali o di funzioni che potrebbero risultare particolarmente interessanti per gruppi di utenti o mercati specifici.
Le licenze modulari creano anche nuove interessanti opportunità nel settore dell’aftermarket. Potrebbe esserci una maggiore richiesta di determinate funzioni, che viene individuata post commercializzazione, a fronte di un’analisi del comportamento degli utenti. I fornitori potrebbero anche innovare la soluzione iniziale ed aggiungere nuove funzionalità nel tempo. Entrambe le possibilità sono percorribili non solo per gli sviluppatori di software tradizionale, ma sempre di più anche in ambito industriale. Le macchine vengono vendute con l’intero set di funzionalità a bordo e l’acquirente può pagare per l’intero ventaglio o per il solo set base; in questo secondo caso, il cliente potrà poi espandere il software in un secondo momento, attivando online od anche offline le ulteriori funzionalità di cui necessita, dopo aver perfezionato l’ordine
La possibilità di produrre un hardware standard con tutte le funzioni teoricamente a bordo, invece di molte varianti specifiche, riduce anche i costi di produzione. Ma anche per i dispositivi che richiedono l’aggiunta di hardware separato, se le funzioni aggiuntive sono definite e prezzate in modo intelligente, si possono realizzare risparmi considerevoli e introdurre modelli commerciali di successo nel mercato post-vendita.
Realizzato con CodeMeter
Il modo più semplice per integrare un qualsiasi modello di licenza nel proprio software è utilizzare CodeMeter Protection Suite di Wibu-Systems. AxProtector, lo strumento di protezione disponibile nella suite per una serie di piattaforme e linguaggi di programmazione, offre licenze modulari, in modo da concedere in licenza separatamente le funzionalità dell’applicazione.
AxProtector cripta l’eseguibile o la libreria, trasformandoli in software protetto. Quando gli utenti finali desiderano utilizzare il software, dovranno essere in possesso di una licenza valida all’interno del contenitore licenze. Il contenitore, selezionabile dal produttore o dall’utente finale stesso, potrà essere hardware, software o cloud – tutti operanti in analoga maniera, per poter essere adottati anche in ecosistemi eterogenei.
Mentre il Codice Azienda è un identificatore unico a livello globale che Wibu-Systems assegna ad ogni suo cliente, sono i produttori di software a definire i Codici Prodotto. Ogni funzione è protetta da una propria chiave crittografica per il Codice Prodotto specifico. Una licenza è il risultato di una combinazione del Codice Azienda e del Codice Prodotto. Se ne deduce che non è necessario modificare il software, ma si crea piuttosto l’impianto licenze a partire dal compilato.
Modelli di licenza a valle
I Codici Prodotto possono essere dotati di proprietà aggiuntive. Ad esempio, una data di scadenza consente di offrire un modello in abbonamento, mentre un contatore di consumi permette di fatturare in base al numero di utilizzi o al tempo di impiego effettivo.
Sono disponibili molte altre opzioni per ogni Codice Prodotto, in modo da realizzare impianti licenze altamente personalizzati.
Il percorso verso il cliente
Un aspetto che non dovrebbe mai essere trascurato, non solo per le licenze feature-on-demand, è la connessione tra il sistema di gestione delle licenze, CodeMeter License Central e il sistema di gestione degli ordini (ad esempio, un sistema ERP come SAP, Oracle, o Microsoft Dynamics).
Idealmente, ad ogni singola caratteristica commercializzabile (rappresentata dal Codice Prodotto) dovrebbe essere assegnato un proprio part number, che sarebbe noto a entrambi i sistemi per costituire il ponte logico tra i due. Quando viene ricevuto un ordine, l’ERP richiede la generazione di un ticket (codice di attivazione della licenza), alla ricezione del quale, l’ordine viene elaborato. I clienti ricevono le licenze che hanno pagato e che possono attivare sui loro dispositivi con mediante il ticket ricevuto. Il processo può essere completamente automatizzato, grazie alla semplice integrazione tra CodeMeter License Central e il sistema ERP del fornitore.
Questo dà all’adagio latino “Divide et impera” un significato completamente nuovo: è possibile conquistare nuovi mercati, creando licenze modulari con CodeMeter.