European Steel and Metals Action Plan: un’occasione mancata per la siderurgia UE

by redazione 0

Acciai

ASSOFERMET ha accolto con interesse la pubblicazione dell’European Steel and Metals Action Plan da parte della Commissione Europea. Il documento conferma l’importanza strategica dei settori dell’acciaio e dei metalli per l’Unione e la necessità di soluzioni efficaci per garantire la sicurezza economica dell’industria e della manifattura europea.

Tuttavia, le aspettative del settore sono rimaste deluse: il piano non introduce misure concrete per risollevare la metallurgia UE, ma si limita a interventi focalizzati sulla produzione, senza prevedere strategie per stimolare la domanda interna di acciaio e alluminio.

Una crisi decennale e politiche inefficaci

Negli ultimi dieci anni, la UE ha perso quasi il 10% della produzione di acciaio a causa dell’eccesso di capacità produttiva globale. Questo nonostante le numerose misure protezionistiche introdotte, tra cui:

  • Salvaguardia Import Acciaio
  • Dazi Antidumping
  • Dazi Antisovvenzioni
  • Dazi sull’import di Alluminio Grezzo

Questi strumenti, sebbene pensati per proteggere il mercato interno, non hanno prodotto i risultati sperati.

Un piano incompleto e sbilanciato

L’European Steel and Metals Action Plan appare carente in un aspetto cruciale: non prevede iniziative per stimolare la domanda interna. Senza un incremento del consumo di acciaio e alluminio, la produzione UE e l’intera filiera siderurgica continueranno a subire un progressivo declino. Questa situazione rischia di compromettere anche gli obiettivi dell’Unione sulla decarbonizzazione e lo sviluppo dell’acciaio verde.

Guerra dei dazi e impatti sull’export UE

Le politiche protezionistiche degli Stati Uniti hanno avviato una guerra commerciale che rischia di danneggiare gravemente l’export europeo di acciaio, alluminio e prodotti derivati, tra cui manufatti, apparecchiature e macchinari. Il piano UE prevede un ulteriore inasprimento delle misure di difesa commerciale, ma ciò potrebbe avere un impatto negativo sul PIL europeo e sull’intero comparto manifatturiero.

Energia: misure insufficienti

Anche sul fronte dell’energia, il piano non prevede interventi incisivi per ridurre significativamente i costi energetici, elemento cruciale per la competitività del settore siderurgico.

Serve un cambio di rotta

Le imprese del commercio, distribuzione e trasformazione di acciai e metalli, insieme agli utilizzatori finali, rappresentano il cuore della manifattura UE. È fondamentale che la Commissione Europea riveda il piano, integrandolo con misure concrete per rilanciare la domanda interna.

In caso contrario, si rischia di perdere un’altra opportunità per dare nuova spinta all’economia europea.