Ordini in calo – l’allarme lanciato da Anima

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Secondo il sondaggio condotto da Anima tra i propri associati il 70% delle imprese prevede un fatturato del seconde semestre 2023 in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le cause sono la continua incertezza del mercato che porta inevitabilmente ad una scarsità di investimenti e il caro-prezzi.

Il presidente di Anima Marco Nocivelli ha così commentato: “Per alcuni settori dell’industria meccanica rappresentati da Anima la contrazione della produzione va ricondotta anche allo stop agli incentivi fiscali per i bonus edilizi decretato a febbraio, che ha determinato un calo della domanda i cui effetti per le imprese ricadono sulla seconda parte di quest’anno. Come emerge dal sondaggio, il fattore determinante per il calo del fatturato che accomuna tutti i comparti della meccanica è proprio un drastico calo degli ordinativi che sta portando il mercato in una situazione di stasi”.

Infatti, più della metà delle imprese (60%) prevede ordini in calo nel corso del 2023, rispetto ai valori registrati nel 2022. Una contrazione della domanda che per il 30% del campione arriva a superare il 10%.

Conclude il presidente Nocivelli «Stiamo assistendo a una situazione che non deve passare inosservata. Il rallentamento di un comparto come l’industria meccanica, così vitale per l’economia italiana, rappresenta un grande fattore di rischio per l’economia dell’intero paese. Ora più che mai è necessario che venga ricostituito un piano strutturale di investimenti per sostenere la competitività di questo settore chiave e riportarlo sulla strada della crescita, così come in passato il piano Industria 4.0 e le sue successive modulazioni hanno risollevato l’industria accelerando il processo di modernizzazione e digitalizzazione delle imprese».