Le tecnologie rappresentate da ANIE Confindustria abilitano oltre il 56% del PIL italiano
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Nel 2025 ANIE Confindustria celebra 80 anni di attività a supporto della crescita tecnologica e industriale italiana. Un anniversario importante, valorizzato dallo studio “Verso una nuova competitività industriale europea: Il ruolo strategico dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica”, realizzato insieme a The European House – Ambrosetti con il contributo di Intesa Sanpaolo
Lo studio si inserisce nel nuovo contesto strategico delineato dal Competitiveness Compass della Commissione Europea e dal Rapporto Draghi, che richiedono politiche industriali proattive, orientate a sostenibilità, innovazione e autonomia strategica.
ANIE rappresenta un settore trasversale e fondamentale per il sistema economico nazionale. Le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche abilitano quattro filiere chiave: Energia, Building, Industria e Infrastrutture, che generano complessivamente oltre 1.100 miliardi di euro di valore aggiunto, pari a più del 56% del PIL italiano.
Nel 2023, il fatturato del Sistema ANIE ha superato i 100 miliardi di euro. Nel 2024, la componente tecnologica ha registrato un aumento del +2,2% nella produzione industriale, in controtendenza rispetto al calo medio della manifattura italiana (-3,7%). Secondo Intesa Sanpaolo, tra il 2019 e il 2023 il fatturato delle imprese ANIE è cresciuto di circa il 40%, contro il 25% della media economica italiana. Le imprese del settore mostrano inoltre una solidità strutturale: un EBITDA margin al 10% e una produttività del lavoro pari a 91.400 euro per addetto, ben al di sopra della media nazionale.
Questi risultati sono frutto della centralità di tre asset fondamentali:
- Innovazione – il 33,8% delle imprese ANIE ha depositato brevetti e investe in R&S una quota pari al 4% del fatturato, rispetto alla media italiana dell’1,3%.
- Sostenibilità – il 40% delle imprese è certificato secondo standard ambientali.
- Export – il settore registra performance solide anche sui mercati internazionali, posizionando l’Italia al 6° posto nel mondo per quota di mercato nel comparto elettrotecnico.
Le sfide principali e i fattori abilitanti
Lo studio individua tre leve fondamentali per garantire la sovranità industriale e tecnologica del Paese:
- Capitale umano – Oltre il 50% delle imprese ANIE segnala carenze di competenze, con solo il 49% della popolazione italiana in possesso di competenze digitali di base. La scarsità di laureati STEM e il calo demografico rendono urgente il potenziamento degli ITS e di programmi di formazione continua, con percorsi di upskilling e reskilling.
- Innovazione e R&S – Il rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione richiede partnership stabili tra imprese e centri di ricerca, incentivi automatici alla spesa in R&S e programmi strutturati di trasferimento tecnologico.
- Resilienza della supply chain – Le recenti crisi hanno messo in luce la fragilità delle catene globali del valore. Oltre il 55% delle imprese ANIE ha avuto difficoltà di approvvigionamento di materie prime e il 58% di componenti critici. Serve una filiera più robusta, locale e diversificata.
Le politiche per la competitività
Tre sono i pilastri strategici identificati per rafforzare la competitività dell’industria elettrotecnica ed elettronica:
- Formazione e competenze digitali – Coinvolgere imprese, istituzioni e enti formativi in una strategia integrata, con focus su ITS, formazione continua e valorizzazione del capitale umano.
- Ricerca e innovazione – Facilitare l’accesso ai finanziamenti, stimolare la collaborazione tra mondo industriale e accademico, e favorire percorsi di carriera intersettoriali.
- Supply chain resiliente – Sostenere il reshoring e nearshoring di produzioni strategiche, il riciclo delle materie prime e le partnership internazionali.
Sono fondamentali anche semplificazione normativa, accesso agevolato al credito, soprattutto per le PMI, e politiche per stimolare la domanda interna.
Il settore, inoltre, si dimostra centrale anche nella realizzazione della strategia climatica europea: l’86% della riduzione delle emissioni prevista entro il 2030 dipende dall’adozione di tecnologie avanzate, molte delle quali fanno capo alla filiera di ANIE. Ciò a conferma che sostenibilità e competitività non sono alternative, ma elementi sinergici di una strategia industriale moderna.
Prospettive future e indirizzi strategici
I risultati dello studio evidenziano con chiarezza la direzione da seguire: promuovere un ecosistema favorevole all’innovazione, valorizzare il capitale umano, rafforzare la capacità produttiva nazionale e costruire una filiera tecnologica autonoma, resiliente e sostenibile. In questo contesto ANIE Confindustria si conferma pronta a contribuire con un approccio sistemico alla definizione di una governance industriale nazionale integrata con le priorità europee.
“L’industria elettrotecnica ed elettronica italiana è un pilastro della competitività industriale nazionale ed europea. In una Europa che deve accelerare sulla doppia transizione, le tecnologie di ANIE rappresentano un fattore abilitante essenziale – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE Confindustria. Chiediamo con forza che il nostro settore venga riconosciuto come strategico in modo pieno, strutturale e stabile, all’interno delle politiche industriali, fiscali e di innovazione. Servono strumenti concreti per sostenere la crescita: la riduzione strutturale del cuneo fiscale; un Piano Nazionale Industria 6.0, che accompagni le imprese nella transizione digitale, verde e produttiva; bandi semplici, chiari e rapidi per favorire l’accesso agli incentivi; una cabina di regia pubblico-privata per una governance efficace; un Piano Casa per la manifattura, per rendere i territori produttivi attrattivi anche dal punto di vista sociale. Chiediamo un contesto che valorizzi chi innova, investe e crea lavoro nel Paese” – ha concluso il Presidente Girardi.
“Le tecnologie dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica – ha dichiarato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House Ambrosetti – sono la spina dorsale del futuro produttivo europeo. Lo studio realizzato con ANIE Confindustria dimostra come queste soluzioni, pervasive e trasversali, rappresentino un potente moltiplicatore di produttività, sostenibilità e resilienza nei settori strategici del sistema economico nazionale. Il settore ha tutte le carte in regola per guidare una nuova stagione di crescita intelligente e sostenibile. Oltre a rappresentare un pilastro essenziale per la decarbonizzazione e il raggiungimento degli obiettivi climatici europei al 2030, le tecnologie dell’elettrotecnica e dell’elettronica abilitano quattro settori chiave per il futuro del Paese – Energia, Industria, Building e Infrastrutture – che nel 2023 hanno generato complessivamente 40,3 miliardi di investimenti, pari al 30% del totale degli investimenti privati in Italia. Un impatto economico che conferma il ruolo strutturale dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica nella trasformazione del sistema produttivo italiano.”