Macchine utensili: crescita degli ordini nel quarto trimestre 2024 (+11,4%)
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Riccardo Rosa, presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, commenta:
“Un dato positivo per le macchine utensili, ma persistono difficoltà. Attendiamo i decreti per le semplificazioni del 5.0 per rilanciare la domanda interna”.
- Ordini interni: +33,3% rispetto al quarto trimestre 2023, con un valore assoluto di 58.
- Ordini esteri: -6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un valore assoluto di 83,6.
Analisi annuale 2024
Su base annua, la raccolta ordini ha segnato una flessione del 5,6% rispetto al 2023:
- Ordini interni: -3% (indice assoluto 39,6);
- Ordini esteri: -7,5% (indice assoluto 84,3).
“Il risultato complessivo della raccolta ordini 2024 è uno dei peggiori degli ultimi anni, superato solo dal 2020. Tuttavia, l’attività sui mercati esteri ha contribuito a contenere il calo,” afferma il presidente UCIMU.
Sull’ultimo trimestre, Rosa sottolinea l’importanza della crescita a doppia cifra, che conferma una lieve inversione di tendenza. Tuttavia, preoccupano le difficoltà della domanda interna e il rallentamento nei mercati esteri.
Scenari internazionali
“Fattori di incertezza influenzano il mercato, sia in Italia che all’estero,” continua Rosa, facendo riferimento alla possibile rielezione di Trump negli USA e alle tensioni commerciali con la Cina. “Gli Stati Uniti rappresentano il nostro primo mercato e le relazioni costruite negli anni possono offrire opportunità, nonostante le incertezze legate ai dazi e al cambio valutario.”
A livello europeo, le difficoltà della Germania e la crisi del settore automotive pongono sfide ulteriori. Per questo, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha lanciato l’iniziativa Oficina Italiana de Promoción Mexico, mirata a rafforzare la presenza in mercati emergenti.
Situazione interna e prospettive future
Sebbene il quarto trimestre abbia mostrato segnali di ripresa, la domanda interna rimane debole. “L’attesa dei decreti attuativi per le semplificazioni del 5.0 sarà cruciale per il rilancio del settore,” spiega Rosa.
Guardando al 2025, che segna la fine dei provvedimenti 4.0 e 5.0, UCIMU sollecita il Governo a pianificare un nuovo piano industriale orientato alla digitalizzazione e all’introduzione dell’intelligenza artificiale.
“Occorre incentivare la sostituzione dei macchinari obsoleti e premiare chi investe in tecnologie avanzate”.