Carlo Calenda: riconferma parziale degli incentivi nel 2018
by 13 Giugno 2017 15:13 0
Nella prossima Legge di Stabilità non tutti gli incentivi del piano Industria 4.0 verranno confermati. Ha dare l’annuncio il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, all’assemblea dell’Assolombarda, rispondendo a una delle principali richieste da parte degli industriali. «Dobbiamo fare una finanziaria seria – ha commentato il ministro – che non sarà lacrime e sangue, ma che indirizzerà le risorse verso la continuazione di un percorso. Bisogna rafforzare Industria 4,0, il che non significa che tutti gli incentivi saranno confermati, non funziona così altrimenti sarebbero tagli fiscali permanenti». Le parole del ministro, come spiegato dai suoi collaboratori, hanno come primo obiettivo quello di spingere le imprese a sfruttare i mega incentivi previsti per gli investimenti fatti quest’anno che, appunto, potrebbero non essere prorogati, in tutto o in parte, nel 2018. Il riferimento è in particolare al superammortamento (140% dell’investimento) e all’iperammortamento (250%) per i quali il governo ha già preventivato di spendere circa la metà dei 18 miliardi di euro complessivamente stanziati per il Piano Industria 4.0. fino al 2027.
Il volume degli incentivi. Oltre ai quasi 9 miliardi (di cui 5,7 nel periodo 2020-27) per iper e superammortamento, ci sono: 3,4 miliardi per il credito d’imposta del 50% su spese incrementali in ricerca e sviluppo; quasi 3 miliardi per gli sgravi fiscali sul salario di produttività; oltre 1,3 miliardi per la «Finanza per la crescita» (Pir, start up e pmi innovative); circa 600 milioni per la Nuova Sabatini (credito agevolato sugli investimenti innovativi) e un miliardo per il Fondo di garanzia (sostegno per l’accesso al credito).
+13% di investimenti sui macchinari. I primi dati disponibili su iper e superammortamento mostrano un forte aumento degli ordinativi per investimenti, in particolare sui macchinari: + 13% nel primo trimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, con punte del 60% nelle macchine per ceramica, del 22% in quelle utensili e del 20% in quelle per fonderie. Inoltre, nei primi 5 mesi del 2017 nei confronti dello stesso periodo del 2016 c’è stato un aumento del 10% dei contratti di leasing (oltre 76mila) in beni strumentali per un valore di quasi 3 miliardi. Più di un contratto su quattro ha riguardato il leasing di beni ad alta tecnologia nel campo dell’elaborazione e trasmissione dati.