Umanità e Robot – SIRI festeggia 50 anni
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SIRI, Associazione Italiana di Robotica e Automazione, il 28 febbraio 2025 ha compiuto 50 anni.
L’Associazione ha celebrato questo importante traguardo con l’evento UMANITÀ E ROBOT – Un viaggio in continua evoluzione presso il Politecnico di Milano, sua prima sede nel 1975.
Dopo il benvenuto di Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, e l’apertura lavori di Domenico Appendino, Presidente SIRI, viene presentato dallo stesso presidente il libro SIRI 1975-2025 – La storia della robotica italiana e di SIRI dalle origini a oggi.
Il ruolo dell’Italia nella storia della robotica industriale
Correva l’anno 1956, quando in un incontro storico a Westport (Connecticut, USA) George Charles Devol, inventore e imprenditore, e l’ingegner Joseph Frederick Engelberger, fondatore di Unimation e “padre della robotica”, nasce l’idea di un robot capace di lavorare nell’industria. Questa intuizione si concretizza nel 1961 con l’installazione alla General Motors nel New Jersey di “Unimate”, il primo robot industriale al mondo.
Nel 1963, solo due anni dopo, Franco Sartorio, brillante ingegnere e giovanissimo dirigente Fiat, concepiva il robot di misura e lasciava questa società per fondare a Torino la DEA (Digital Electronic Automation) destinata a realizzare nel 1965 il primo robot di misura al mondo chiamato “Alfa”, che possiamo considerare il nucleo iniziale della meccatronica italiana. Nacque così la robotica industriale e queste macchine cominciarono a popolare il mondo, raggiungendo oggi un numero di robot in lavoro vicino ai cinque milioni di unità.
In questa panoramica sulla storia della robotica si ricorda anche il ruolo del Giappone, che si sviluppa a partire da fine anni Settanta per poi però essere centrale nella fase di espansione industriale di questo paese, e della Cina, a cui proprio il Giappone nel 2016 cede dopo più di 30 anni il vertice della classifica mondiale per robot installati. L’Italia è stata quindi un’antesignana in questo settore, ma in seguito all’impressionante crescita delle “tigri asiatiche” è scesa nella classifica mondiale e ora, seconda in Europa dopo la Germania, occupa una salda e onorevole sesta posizione nel mondo. La centralità dell’Italia nella storia della robotica è confermata anche dal fatto che SIRI, nata nel 1975 come Società Italiana di Robotica Industriale e in seguito diventata Associazione Italiana di Robotica e Automazione, è seconda per data di fondazione solo a JARA, la società di robotica giapponese, ed è di 12 anni più longeva dell’International Federation of Robotics, il cui primo presidente nel 1987 è stato proprio Daniele Fabrizi, allora presidente di SIRI.
La volontà di mantenere la memoria della storia della robotica italiana dagli inizi a oggi e di SIRI, che ne rappresenta una parte non secondaria, ha portato all’idea di pubblicare per i 50 anni dell’Associazione un libro concepito con questo scopo. Per questo motivo il Presidente e alcuni Consiglieri si sono occupati della scrittura e dell’edizione dell’opera, ritenendo questa la migliore attività celebrativa dell’Associazione per i suoi 50 anni di vita.
Umanità e robot, presente e futuro di questo rapporto
Al centro dell’evento organizzato da SIRI è la Tavola Rotonda che vede protagonisti Gianfranco Carbonato, Presidente Prima Industrie, Paolo Dario, Professore emerito Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa San Paolo. La Tavola Rotonda moderata da Arturo Baroncelli, Past President IFR e premio Engelberger ha lo scopo di fare un punto sulla robotica e il suo rapporto con l’uomo.
Celebriamo i protagonisti della robotica italiana
Concludono il programma della giornata due Vice Presidenti di SIRI, Giovanni Legnani e Alessandro Santamaria, che consegnano una targa commemorativa ai Fondatori e Past President di SIRI.