Meccanica & automazione n.7 ottobre

by redazione 0

meccanica & automazione

“Energia” Robotica

di Chiara Tagliaferri

Parlerò anch’io di energia? Si! ma non quella che ci si aspetta. Lascio a voci più autorevoli e competenti affrontare le problematiche di cui siamo quotidianamente attori, spettatori o semplici lettori e che stanno nuovamente mettendo a dura prova l’equilibrio mondiale.

Parto dalla definizione fornita dall’enciclopedia Treccani: energia: capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro. So che rappresenta forse un piccolo volo pindarico ma, questa facoltà, mi ha fatto venire in mente l’energia espressa dalla robotica. Ho pensato a come robot industriali pesanti, robot collaborativi, manipolatori mobili, esoscheletri, macchine autonome o interagenti con l’operatore, riescano a portare energia all’interno di un processo produttivo, nei luoghi di lavoro, nelle case, negli ospedali, nella vita di tutti giorni.

Suggestioni e spunti personali a parte, grazie alla ricerca e sviluppo e alle applicazioni offerte dal mercato, da diversi decenni, i robot sono una tecnologia capace di aggiungersi all’individuo o sostituirsi ad esso in lavori usuranti o non accessibili (es.la movimentazione di parti pesanti ed incandescenti).  Oltre ad offrire un ventaglio di abilità operative (es. manipolare, fresare, saldare, puntare, pallettizzare, lucidare), oggi la robotica, è in grado di dare energia a chi non ne ha abbastanza o non ne ha più, e anche, grazie all’ integrazione con telecamere e sensori, vedere e percepire dove, quando e quanta ne serve.

Parallelamente lo sviluppo della cultura e dell’utilizzo di nuove tecnologie robotiche a supporto dell’uomo da un punto di vista cognitivo e fisico, hanno ridato dignità e valore alle persone sia come risorse produttive che come individui. Il concetto di “cognitive automation” si sta facendo strada portando a nuovi asset aziendali. Ambienti pensati per combinare la versatilità e le doti del ragionamento umano (attività ad alto valore aggiunto) a cobot progettati per essere “user friendly” e garantire la massima sicurezza o integrati alla ripetibilità delle azioni dei robot comandati dai più evoluti algoritmi.

Un presente in cui investire certamente, ma senza dimenticarci che, come scritto in un recente report dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), “per favorire una interazione più naturale tra robot e persone è fondamentale” definire nuovamente ruoli e compiti dell’operatore;  utilizzare una chiara e diretta comunicazione delle novità tecnologiche per avere il sostegno della forza lavoro;  formare e aggiornare il personale e gli utenti per evitare dequalificazione o perdita delle competenze acquisite. C’è ancora tanto da costruire applicare e migliorare;  occorrono visione, risorse e concretezza  e…tanta tanta energia umana.

IN QUESTO NUMERO

DOSSIER Multitasking e Rettificatrici (seconda parte); Speciale La robotica integrata; Focus on Sandvik Coromant specialista in aerospaziale.