Meccanica & automazione n.5
by ago 0
Ricerca Sostantivo Femminile
Da adulti ci siamo trovati almeno una volta nella situazione di dover aiutare qualcuno a fare i compiti e magari con la fortuna delle fortune di incappare nella meravigliosa odissea dell’analisi grammaticale. Ed è proprio il soffermarmi sulle parole, la loro natura e classificazione che mi ha suggerito questa argomentazione.
Sempre più spesso si sente parlare della declinazione al femminile di tante funzioni, mestieri, cariche politiche, professioni. Anche nel campo della ricerca scientifica, ormai, è consuetudine sentirsi scrivere “care ricercatrici, cari ricercatori”. Vi confesso che personalmente non gradisco questo tipo di tatto linguistico. Non penso rappresenti un modo per rafforzare in direzione “femminile” qualcosa che non lò è stato in passato. Non un gesto di cura e inclusione, per me, ma piuttosto l’ennesima sottolineatura di una differenza.
Ma so che le visioni attuali attorno al tema sono le più diverse.
Il bello di lavorare guardando al futuro è poter pensare che, in ogni caso, grazie alle tecnologie 4.0 e alla transizione 5.0 stiamo scrivendo una nuova pagina di realtà con regole del gioco nuove. La transizione 5.0 si avvia ad essere una trasformazione culturale e sociale oltre che tecnologica che ci consentirà di inaugurare nuovi percorsi e nuovi modi di agire e descriversi.
Sappiamo che la svolta digitale e sostenibile deve sfruttare al massimo tutte le forze in campo in termini di risorse umane impiegate ad esempio in ricerca scientifica, sviluppo e utilizzo di tecnologie innovative. Nessuno può essere lasciato a casa perché, per utilizzare al meglio tutto ciò che c’è di artificiale, occorre mettere in campo tutto quanto c’è di umano. Ne donna, ne uomo ma persona. Il ruolo fondamentale di questa trasformazione sarà nelle mani delle persone, proprietari dirigenti e quadri di azienda che dovranno comprendere volumi in gioco e strategie, lavoratori e consumatori che dovranno formarsi ed adeguarsi al cambiamento accogliendolo e beneficiando delle valenze positive.
In un simile contesto di cambiamento può veramente essere dato spazio tanto alle donne come a gli uomini perchè portatori di molteplici e differenti attitudini e capacità che troveranno giuste collocazioni all’interno di questa nuova catena di valore.
Oggi, in Europa, le donne costituiscono una maggioranza tra i dottorandi e il loro numero cresce nei ranghi accademici più elevati. Nonostante i progressi c’è ancora tanto da fare. Occorre sempre di più investire nel creare interesse verso le STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) negli adolescenti (e quindi nelle ragazze) e negli insegnanti che li guidano. Occorre mostrare la varietà delle carriere tecnico scientifiche in modo inclusivo e paritario, superare gli stereotipi relativi ai settori tecnici e lasciarsi qualche volta in più, influenzare dalla creatività delle giovani menti. Ma naturalmente per questo passaggio cruciale ci vogliono ancora tante “Ricerche”: sostantivo femminile plurale!
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