DIGITAL TRANSORMATION DAYS – la trasformazione digitale ha inizio

by redazione 0

Il 16 e 17 giugno One Team racconta la trasformazione digitale del settore industriale ed edilizio in due giornate ricche di esperienze

Il settore manifatturiero, così come quello edilizio, secondo numerose fonti, saranno i protagonisti nei prossimi tre anni di una vera e propria rivoluzione, che porterà ad una conseguente impennata di crescita, soprattutto grazie ai Fondi Europei a noi destinati, a sostegno della ripresa.  Si tratta di una imperdibile e storica opportunità che il sistema Italia non può e non deve lasciarsi sfuggire.

La partita più importante, però, quella degli incrementi di efficienza ed efficacia, si gioca sulla nostra capacità di sfruttare al meglio l’enorme volume di dati che ci viene costantemente messo a disposizione, velocizzando i nostri processi amministrativi e decisionali.

La trasformazione digitale che sta avvenendo in Italia e nel resto del mondo è un fenomeno molto vasto, che abbraccia numerosi settori produttivi e amministrativi del nostro sistema: dalle costruzioni alla manifattura, dalla Pubblica Amministrazione alle PMI, e che si declina a seconda dei singoli casi in sigle più specifiche: BIM, GIS, BIM per il manifatturiero, Industria 4.0, IoT, AI, etc. Tutti i dettagli sul programma al link: One Team Digital Transformation Days – 16 e 17 giugno 2021

Dopo otto anni di BIM Conference, One Team decide di dare una veste diversa all’appuntamento annuale, facendolo diventare due giornate dedicate alla trasformazione digitale: i Digital Transformation Days. Il 16 e il 17 giugno saranno dedicati allo storytelling di quanto sta avvenendo ad oggi all’interno di due settori chiave della nostra economia: le costruzioni e la manifattura. Le due mattinate saranno l’occasione per raccontare le principali case history del settore manufacturing e i due pomeriggi si concentreranno invece sulle esperienze del settore construction.

La modalità permetterà di seguire gli eventi attraverso una piattaforma online che intreccia evento live e digitale e garantisce al visitatore una esperienza molto simile a quella “dal vivo”. Sarà infatti possibile registrarsi e comunicare i propri ambiti di interesse per poi poter interagire con gli altri utenti e prendere contatto con i propri stakeholder.

L’obiettivo è dare voce a chi, nella realtà concreta dei principali settori produttidivi del nostro Paese, sta cercando di portare avanti una vera e propria rivoluzione digitale, per aiutarci a delinearne poi gli step futuri, sfruttando sia queste esperienze, sia tutto il meglio che la tecnologia ci sta offrendo. Tante le esperienze degne di nota in ambito BIM: da Politecnica a ENEL, da Policreo ad Aeroporti Di Roma. Tra gli ospiti alcuni illustri esponenti della PA come l’Agenzia Coesione Territoriale e il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile.

Importante, per la parte dedicata alla progettazione e produzione industriale, l’intervento di Marco Ripamonti di Autodesk Italia, che darà alcune indicazioni sulle novità e i trend a livello internazionale per la produzione industriale 5.0. Si susseguiranno, poi, all’interno delle due mattinate, significative best practice a livello di produzione industriale, making e data management: da Caleffi a GSI Ingranaggi, da STI a Elmec e Smeup. Ognuno con il suo percorso di innovazione, con la sua storia e pronto a raccontare i vantaggi ottenuti.

La manifestazione vuole indicare come i due settori, prima nettamente separati, oggi sempre più stanno iniziando ad intrecciarsi: dove finisce la costruzione di un edificio inizia la produzione di oggetti utili a renderlo efficiente e viceversa. Sarà quindi l’occasione giusta per affrontare l’integrazione BIM-GIS, di BIM per il Manufacturing, di Data Management, di Digital Twin che dal mondo industriale passano a quello delle costruzioni, per essere poi georeferenziati su mappe di reti tecnologiche. Per dimostrare come questi mondi non viaggiano più su due rette parallele, e che il primo impatto della digitalizzazione sta proprio nell’abbattimento dei “silos informativi”, cioè delle barriere che separano le banche dati delle singole discipline.