Di leader in meglio

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Marcia spedita DMG MORI: una open house, una nuova società italiana in collaborazione con due aziende di riferimento nei loro comparti, per sviluppare l’additive manufacturing e un vassoio di novità che non può lasciare indifferenti.

di Marco Torre

Essere leader sicuramente è bello e gratificate. Ma dietro a una leadership qualsiasi, c’è sempre del lavoro. Spesso del gran lavoro. Ed è quello che si può toccare con mano ogni volta che ci si approccia a DMG MORI e alla sua emanazione italiana. Che oggi più che mai si può fregiare senza paura di essere contraddetta di essersi conquistata un ruolo di leadership nel proprio mondo.

A dare ragione al gruppo nippo-tedesco anche in Italia non sono solo i numeri inerenti alle macchine prodotte, vendute e fatturate ma la risonanza e la capacità di spostare un metro più in alto (un metro, non un centimetro!) l’asticella della competizione quando qualcuno prova solo ad avvicinarsi.

Più conoscenza nell’additive

Solo nelle ultime settimane sono due gli esempi che stanno a conferma di questa teoria. Il primo riguarda la presentazione ufficiale dell’Additive Technology Center (ATC) che in realtà sarà operativo a partire dal prossimo settembre quando avverrà l’inaugurazione ufficiale. Il secondo è l’open house realizzata nei medesimi giorni a Brembate di Sopra presso la nuova area realizzata nella medesima sede in cui il Gruppo ha localizzato il centro di eccellenza per la tornitura di produzione.

Partiamo da ATC: L’Additive Technology Center avrà sede a Nembro (BG) e nasce dalla unione delle forze di DMG MORI, GFM e ITEMA. Il compito per cui nasce l’ATC è lo studio e la realizzazione dell’integrazione dell’additive manufacturing nel processo produttivo, così da potere ottimizzare la catena del valore proprio in virtù della grande esperienza acquisita dai tre partner operando a fianco di realtà eccellenti nei diversi comparti, in cui proprio questa tecnologia promette applicazioni importanti e interessanti. Ci riferiamo a aerospace, energia, automotive, medicale e meccano tessile. Tutto questo si traduce, inutile nasconderlo in un vero e proprio plus di competenze e talenti nella progettazione che nel mondo dell’additive richiede approcci completamente differenti da quelli tipici del mondo “sottrative” in cui siamo cresciuti tecnologicamente. ATC quindi si pone come obiettivo il potenziamento della conoscenza e l’utilizzo della tecnologia Additive Manufacturing fornendo il necessario contributo tecnologico per l’ideazione di soluzioni avanzate, che permettono alle aziende presenti sul territorio italiano di essere competitive e crescere sul mercato internazionale.

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Esposizione di tecnologia (e non solo)

Se da una parte quindi si presentava il futuro prossimo, nella show room dello stabilimento si è svolta l’open house mirata a mettere in luce la capacità innovativa di DMG MORI in ogni settore in cui sia presente con i propri prodotti. Quindi prima di mostrare macchine e impianti l’accento veniva messo sugli apparati di produzione e in particolare su Monitoring & Service Package, CELOS PC e WERKBLIiQ, oltre alle soluzioni di automazione integrata per una produzione competitiva. Il tutto accompagnato, per chi non fosse sufficientemente appagato da ciò che si può realizzare con l’avvento della fabbrica digitale e la sua gestione, da ben quattordici machine utensili di cui oltre un terzo dotate di soluzioni di automazione direttamente dal produttore. Fra le 14 macchine esposte anche due novità per il mercato nazionale: DMP 70, centro di lavoro verticale e il tornio ALX 2500.

DMP 70, per chi desiderasse approfondire l’argomento è la logica evoluzione di Milltap 700, storico successo che vanta oltre 3000 pezzi installati nel mondo. Alla base del lavoro svolto sulla DMP c’è in primo luogo l’ulteriore miglioramento del rapporto fra ingombri e produttività che, grazie a una impronta a terra di soli 4,2 metri quadri, rappresenta per molti aspetti un vero e proprio record.

DMP 70 come la sua antenata nasce come macchina di produzione ultracompatta per soddisfare le esigenze applicative del settore medicale, del job shop, ma anche in campo aerospace e in altri settori particolarmente esigenti. Le corse di 700 x 420 x 380 mm e la tavola rotobasculante integrata, disponibile in opzione, permettono la lavorazione simultanea a 5 assi di un’ampia gamma di pezzi.

Data la sede, non potevano mancare all’appuntamento le macchine DMG MORI costruite in Italia e in particolare le Multisprint, il centro di tornitura automatica plurimandrino di cui è stato possibile visitare anche le linee produttive in Gildemeister Italiana. Ed è proprio in quest’ambito che è stato organizzato uno spazio interamente dedicato alle macchine della famiglia Sprint.

Le soluzioni automatizzate

L’automazione integrata è da sempre uno dei chiodi fissi di DMG MORI, anche in questa Open House se ne è avuta la riprova. Ad esempio, attraverso la joint venture DMG MORI HEITEC che ha come scopo la ideazione e messa in opera di soluzioni di automazione automatizzate flessibili e modulari, come ad esempio quelle ideate per la gestione pezzi. In questi casi la competenza e l’automazione dei pallet viene integrata direttamente nel momento in cui nasce la macchina con i vantaggi di armonizzazione che sono facilmente immaginabili. Si tratta del vantaggio che l’interazione tra l’engineering degli stabilimenti DMG MORI e le competenze di automazione di DMG MORI HEITEC offre agli utenti una soluzione personalizzata, completa ed affidabile da un unico fornitore. Sempre in tema di automazione del processo produttivo, l’open House di Brembate di Sopra è stata anche il banco di prova per la seconda generazione di Robo2Go che, lo ricordiamo, è stato studiato per essere istallato sui centri di tornitura delle serie CLX e CTX oltre che sulle macchine di lavorazione completa della famiglia CTX TC. Particolarità della automazione di Robo2Go sta nella possibilità di creare processi in modo estremamente semplice e intuitivo, senza bisogno di alcuna nozione di programmazione di robot. Il processo di apprendimento di un pezzo nuovo richiede, infatti, meno di 5 minuti, cosa che rende il Robo2Go 2nd Generation la soluzione ideale e flessibile per i lotti di piccole e medie dimensioni.