Allarme Cecimo: il settore europeo delle macchine utensili in rallentamento
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Il settore europeo delle macchine utensili attraversa una fase critica, come evidenziato da Cecimo, l’Associazione Europea delle Tecnologie di Produzione. Instabilità globale, barriere commerciali, domanda in calo e catene di approvvigionamento fragili stanno comprimendo il comparto. Senza interventi politici decisi, l’Europa rischia di perdere la sua leadership nella produzione avanzata e nell’innovazione tecnologica.
Per molti anni, il settore europeo delle macchine utensili è stato un motore di competitività, innovazione, produttività e progresso tecnologico, generando effetti positivi sull’intero ecosistema manifatturiero. Il settore ha sostenuto l’occupazione altamente qualificata, rafforzato le catene del valore industriali europee e contribuito in modo significativo alla crescita economica e alla resilienza del continente.
Produzione, consumi e ordini in calo
Negli ultimi anni, tuttavia, una combinazione di crisi senza precedenti — come la pandemia, il rallentamento economico, le pressioni inflazionistiche, l’instabilità geopolitica, le interruzioni delle catene di fornitura, le tensioni commerciali, la crescente concorrenza dalla Cina e l’aumento dell’incertezza — ha colpito negativamente il settore europeo delle macchine utensili, compromettendone la posizione globale, la stabilità e le prospettive a lungo termine. Nonostante la sua resilienza e capacità di adattamento, le pressioni che oggi gravano sui produttori europei stanno mettendo a rischio la loro capacità di resistere agli shock e mantenere un vantaggio competitivo globale.
L’incertezza economica e l’indebolimento della demanda hanno avuto un impatto significativo sulla produzione e sugli investimenti. Il sentiment degli imprenditori europei del settore è rimasto negativo dal secondo trimestre del 2023, accompagnato da una crescente incertezza. La produzione di macchine utensili è diminuita del 9,2% nel 2024. Le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore calo produttivo di circa l’8,5%. Osservando le quote di mercato europee nel settore delle macchine utensili, si registra un calo dal 2023: le stime attuali collocano la quota europea al 31% del mercato globale, in diminuzione rispetto al 37% del 2019.
Trend simili emergono anche nei livelli di consumo. Il consumo europeo di macchine utensili è diminuito del 17,1% nel 2024 e dovrebbe calare di un ulteriore 5,2% nel 2025. Dal 2023, la quota dei costruttori europei nel consumo globale è in diminuzione, arrivando a un livello stimato del 20,8% nel 2025, rispetto al 25,2% nel 2023.
Le prospettive negative emergono chiaramente analizzando le medie annuali degli indici degli ordini domestici ed esteri dei Paesi Cecimo (Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito). Le medie annuali di questi indicatori sono diminuite rispettivamente del 18% e dell’8% nel 2023 rispetto al 2022. Inoltre, nel 2024 gli indici sono calati ulteriormente del 12% e del 16%, confermando il trend discendente in tutti i segmenti di mercato. In linea con questi dati, l’Indice Totale degli Ordini Cecimo8 ha registrato un’ulteriore contrazione nel 2023 e nel 2024, rispettivamente dell’11% e del 12%.
Competitività in declino
I risultati del sondaggio Cecimo su Investimenti e Competitività evidenziano inoltre come l’instabilità globale, le barriere commerciali e la demanda più debole abbiano peggiorato la competitività dei costruttori europei nei mercati extra-UE. Allo stesso tempo, costi più elevati, oneri amministrativi e accesso limitato ai finanziamenti stanno frenando gli investimenti in innovazione e modernizzazione, rendendo le aziende europee meno capaci di competere a livello globale o accelerare la trasformazione digitale.
“La spina dorsale manifatturiera dell’Europa è sotto pressione”, afferma Filip Geerts, direttore generale di Cecimo. “Se non agiamo in modo deciso, rischiamo di perdere la nostra leadership nelle tecnologie per macchine utensili a favore dei concorrenti globali nel giro di pochi anni”, ha concluso.
“Il declino del settore rappresenta non solo una minaccia per la sua stessa sopravvivenza, ma anche un rischio per la competitività manifatturiera e la sovranità tecnologica dell’Europa”, sostiene Francois Duval, presidente di Cecimo.
I costruttori europei di macchine utensili svolgono un ruolo chiave nel sostenere l’ecosistema industriale europeo. Promuovendo la reindustrializzazione e l’aggiornamento tecnologico, le tecnologie di produzione europee generano effetti positivi su tutta la base manifatturiera, rafforzando la competitività e la resilienza economica dei settori a valle e dell’economia nel suo complesso. Per questo motivo, Cecimo invita le istituzioni nazionali ed europee a rafforzare il loro sostegno al settore delle tecnologie di produzione, riconoscendone l’importanza strategica all’interno della catena del valore industriale e il contributo essenziale a innovazione, produttività e progresso tecnologico in Europa. Sono necessarie azioni immediate e coordinate per tutelare il futuro industriale del continente, preservare la sua leadership tecnologica e garantire che l’Europa rimanga un polo globale per una produzione avanzata, sostenibile e resiliente.