Energia e sostenibilità la strada del futuro è già tracciata

by redazione 0

transizione energetica

Con progetti dedicati all’elettronica di potenza legati alla transizione energetica, DKC si conferma uno dei player principali del mercato. A SPS Italia abbiamo incontrato Mauro Zanni e Luca Minetto, rispettivamente Direttore Commerciale e Direttore Marketing del Gruppo.

 

di Fabio Chiavieri

DKC è un’azienda storica con una forte esperienza nel settore della progettazione e della realizzazione di soluzioni per il settore elettrotecnico e dell’automazione industriale. Fondata negli anni Novanta, a partire dal 2008 inizia una politica di acquisizione con l’integrazione di diverse aziende italiane: Cepi, Costel, Cosmec, Conchiglia, Enercov, Steeltecnica, per arrivare alle recenti RGM e Sati Italia, con la connessa Sati Tunisia. Grazie alla loro esperienza, al know how, ai network e alle conoscenze sul territorio, il Gruppo si rafforza enormemente con un’offerta sempre più ricca e complementare, capace di garantire versatilità e soluzioni tailor made che hanno tradotto l’alta qualità del Made in Italy di DKC nel mondo.

Oggi, infatti, DKC si conferma uno dei maggiori player di riferimento per Distribuzione, Installazione, Infrastrutture IT e Automazione, con un fatturato consolidato di oltre 640 milioni di euro, 40 stabilimenti e magazzini nel mondo, di cui 12 in Italia, 115 mila mq di magazzini e 200 mila mq di stabilimenti produttivi, 26 sedi in 7 nazioni e oltre 4.000 risorse.

Il suo DNA di realtà concreta e fortemente specializzata è il frutto di un reparto di Ricerca&Sviluppo di oltre 30 persone, alcune delle quali lavorano nei settori più avanzati: quello dell’ibrido e della mobilità elettrica. DKC è ancora oggi mossa da quella passione che ne ha definito le origini, e che la guida non solo nel presente, ma anche nelle prospettive di un futuro già ricco di progetti, per cogliere al meglio i potenziali dei prossimi scenari.

Mauro Zanni

Di questa linea industriale orientata ad acquisizioni strategiche ne abbiamo parlato con Mauro Zanni, Direttore Commerciale di DKC, incontrato lo scorso maggio in occasione di SPS Italia.

«Devo dire che negli ultimi anni, l’acquisizione più strategica in assoluto è stata quella di Sati Italia, avvenuta nel 2021: si trattava del nostro concorrente storico, con una gamma di prodotti analoga alla nostra. Ancora oggi, secondo la nostra filosofia, questa realtà continua a esistere con il proprio brand e la propria rete vendita. Una visione che, in passato, ha riguardato anche altri marchi storici integrati nel Gruppo: come Conchiglia, che ci ha aiutato a penetrare nel mondo della distribuzione, e Cosmec, che ci ha permesso di innalzare ulteriormente il livello della nostra proposta tecnica grazie a una vasta gamma di prodotti specialistici».

Alla luce della situazione economica complessiva, qual è, attualmente, l’andamento del mercato del vostro settore? Quali le previsioni future?

Innanzitutto, nel biennio 2021-2022, nonostante gli strascichi della pandemia, siamo riusciti a mantenere un’importante quota di mercato e a crescere notevolmente in termini di fatturato. Un risultato ottenuto in parte per l’aumento dei prezzi delle materie prime che, inevitabilmente, ci ha costretto ad aggiornare i listini, ma soprattutto grazie alla nostra capacità di garantire ai clienti tempi di consegna certi. In particolare, il 2022 è andato anche oltre le nostre aspettative e il primo trimestre di quest’anno è in linea con questo ottimo andamento. DKC ha alcuni grandi settori di riferimento: il mondo dell’installazione, il settore delle Gallerie Stradali – con un pacchetto unico sul mercato fatto di canalizzazione, sistemi di illuminazione con nuovi prodotti a Led conformi alla norma CEI 64-20, sistemi UPS e di distribuzione energetica – e il comparto dell’Automazione Elettrica.

EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO I FOCUS DEL FUTURO

Efficienza e risparmio energetico sono due temi molto attuali, soprattutto a fronte delle difficoltà delle imprese, impegnate oggi a recuperare margini di guadagno in un mercato globale già di per sé molto competitivo. Su questo tema abbiamo interpellato Luca Minetto, Direttore Marketing di DKC.

Luca Minetto

«Sicuramente la necessità delle imprese di ottimizzare i costi energetici ha portato anche noi a un cambio di strategia, reso possibile grazie anche alle nostre più recenti acquisizioni.

Per esempio, con gli UPS e la parte Climatizzazione possiamo garantire una proposta per l’efficientamento energetico in produzione. Già da qualche anno abbiamo nella nostra offerta un Compact Data Center, chiamato Net One, disponibile in diverse taglie e modelli, che va a coniugare le nostre carpenterie con una sezione di climatizzazione e con un UPS, il tutto gestito da un PC Embedded. Tra le tante possibili funzioni di Net One, nell’ambito manifatturiero c’è l’Edge Computing, ovvero la gestione in prossimità di dati che vengono rilevati dai sensori in produzione. Con l’acquisizione nel 2019 di RGM, DKC è entrata nel settore dell’Elettronica di Potenza; RGM lavora su commessa, realizzando componenti di impianti per svariati comparti industriali. Con l’enorme potenziale di sviluppo di questa azienda, supportata al suo interno da oltre venti ingegneri sviluppatori, abbiamo preparato il cammino di DKC verso la transizione energetica e abbiamo lanciato una nuova BU chiamata DKC Energy. Con il marchio DKC Energy abbiamo già presentato il dispositivo di ricarica E.Charger, primo di una serie di prodotti già in fase di industrializzazione che guardano alla mobilità elettrica, al risparmio energetico e alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili».

LA FORZA DEL CANALE DISTRIBUTIVO

DKC basa la propria forza sul canale distributivo con il quale, nel corso degli anni, ha instaurato un fondamentale rapporto di collaborazione e di stima reciproca. Abbiamo chiesto a Mauro Zanni com’è strutturata attualmente la rete commerciale di DKC.

«DKC oggi ha un’organizzazione commerciale composta da tre Coordinatori di area che si avvalgono del lavoro di Area Manager; per quanto riguarda i prodotti dedicati all’automazione, abbiamo un ufficio dedicato, coadiuvato da tecnici-commerciali che aiutano a sviluppare le varie offerte; inoltre, ci avvaliamo di 23 agenzie multi mandatarie con oltre 120 persone in giro per l’Italia, capaci di diffondere la filosofia DKC presso gli installatori professionisti, presso i quadristi – se parliamo di prodotti per l’automazione – e tra i distributori di materiale elettrico. Queste stesse agenzie seguono anche la nuova Business Unit DKC Energy, offrendo continuità e affidabilità ai nostri clienti. Negli ultimi mesi, poi, ci stiamo strutturando per inserire nuove persone che seguiranno gli studi di progettazione per attività legate ai finanziamenti del PNRR per il mondo dell’istallazione».

Quanto conta per DKC il canale della distribuzione?

Nel mondo dell’installazione, il 90% del nostro fatturato passa per la distribuzione. È evidente, dunque, che per noi il distributore riveste un ruolo molto importante, sia per la parte logistica, sia come partner per gli installatori, i quali hanno bisogno di una forte leva finanziaria che solo i distributori piuttosto strutturati possono garantire.

Dedicate molta attenzione al distributore sotto il punto di vista formativo?

«Assolutamente sì, – dice Luca Minetto – soprattutto se consideriamo il nostro percorso di crescita, che ci ha visto passare da produttori di soluzioni per installatori, quadristi e automazione industriale, a produttori di sistemi applicativi. Con un’offerta così ampia e sistemica è necessaria una formazione di alto livello, in particolar modo quando si tratta di prodotti cosiddetti “intelligenti”. Già da alcuni anni abbiamo strutturato il nostro sito web con video tutorial consultabili gratuitamente, con configuratori di prodotto in cloud, come quelli per gli armadi modulari di Conchiglia e i condizionatori di RamKlima. Oltre a questo, abbiamo iniziato a organizzare webinar in live streaming o registrati in un teatro di posa adibito appositamente in una delle nostre sedi».