Una tela di ragno artificiale per l’ingegneria

by Redazione 0

SpiderIn epoca di film hollywoodiani che saccheggiano l’immaginario dei supereroi, la più classica delle invenzioni sul tema (la tela di ragno “potenziata” di Spider-Man) potrebbe trovare una reale applicazione scientifica.
L’idea di progettare al computer e riprodurre in laboratorio le caratteristiche meccaniche di uno dei materiali più sorprendenti presenti in natura è infatti l’idea di un gruppo di ricercatori da poco apparsa sulla rivista Nature Communications. Tra questi Nicola Pugno, docente di Scienza delle Costruzioni e fondatore del Laboratorio di nanomeccanica bio-ispirata e grafene nel Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università degli Studi di Trento.
“La seta di ragno presenta una tenacità superiore a quella del Kevlar e una resistenza comparabile a quella dell’acciaio, pur essendo fino a sei volte più leggera”, ha spiegato Pugno, i cui studi su questo materiale hanno già trovato spazio sulla prestigiosa rivista Nature nel 2012. Secondo il ricercatore italiano, grazie alla sua biocompatibilità e biodegradabilità le sete di ragno potrebbero essere sfruttate in molti settori dell’ingegneria, della fisica e della scienza dei materiali.
L’utilizzo di sete artificiali costituisce un metodo più pratico ed economico rispetto al prelievo della seta dagli allevamenti di ragni e potrebbe offrire interessanti prospettive nella produzione manifatturiera su larga scala.