Taglio del nastro per Ametek

by redazione 0

Ametek consolida le attività italiane nel nuovo stabilimento di Peschiera Borromeo, che sostituirà i due precedenti siti dai quali l’azienda operava, ovvero Ripalta Cremasca e Robecco sul Naviglio.

 

Lo scorso 19 dicembre si è svolta la cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo stabilimento di Ametek in Italia, una facility che in breve tempo sostituirà le due sedi produttive dalle quali l’azienda aveva finora operato, ovvero quelle di Ripalta Cremasca e quella di Robecco sul Naviglio. La scelta della nuova location, che dovrebbe rendere più efficienti e sinergici i flussi di lavoro nelle due divisioni operative, è caduta sullo stabile di ben 7500 metri quadri situato a Peschiera Borromeo, lungo l’asse della Paullese, prima di tutto perché si trova all’incirca in posizione centrale rispetto alle due vecchie sedi, minimizzando così i disagi per i dipendenti; e poi per l’ottimo rapporto di collaborazione che si è instaurato fin da subito fra l’azienda e l’amministrazione comunale, che non si è lasciata scappare l’opportunità di inserire sul proprio territorio un’attività di alto profilo tecnologico, con ottime prospettive di crescita e votata alle sfide dell’industria 4.0.

Alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi nel primo pomeriggio, hanno partecipato oltre agli amministratori delegati di Ametek Italia Srl e Ametek Srl un nutrito numero di clienti, fornitori, partner, dipendenti e rappresentanti delle associazioni di categoria, della stampa e delle autorità locali, queste ultime rappresentate da Franca Costa, consigliere comunale con delega alle politiche commerciali e allo sviluppo economico del territorio.

Operativi da subito

Il taglio del nastro, naturalmente, è stato simbolico: questo perché lo stabilimento era in effetti già parzialmente operativo da qualche settimana, con alcune linee già in produzione e altre in fase di test, mentre si prevede di completare lo spostamento delle altre attività dalle vecchie sedi nei primissimi mesi del 2019. Una volta a regime, il nuovo impianto ospiterà le attività di progettazione, produzione e distribuzione di sistemi avanzati per la movimentazione nel mercato europeo del brand MAE, oltre a tutte le attività di supporto ai clienti sul territorio italiano per diversi brand nel campo degli strumenti elettronici di precisione (che fanno riferimento a www.ametekinstrument.it). Obiettivo nemmeno tanto nascosto del nuovo sito è di rispondere alle esigenze di sviluppo di Ametek, il cui piano di crescita si basa su quattro strategie fondamentali: eccellenza operativa, acquisizioni strategiche, espansione globale di mercato e introduzione di nuovi prodotti. Ametek insomma in Italia punta a crescere e ora ha gli spazi per farlo.

Non per nulla Uwe Lorenz, AD di Ametek Italia Srl MAE, ha dichiarato che “Siamo orgogliosi di poter inaugurare questa nuova fase di Ametek in Italia. L’aggregazione delle attività prima gestite in sedi diverse e l’unificazione dei processi favoriranno la creazione di nuove sinergie. Così la nuova sede sarà assolutamente strategica per la crescita della nostra business unit”.

E Stefano Milani, AD di Ametek Srl, ha anche aggiunto che “ Con questo investimento, realizziamo un polo di eccellenza assoluta per gli strumenti di precisione sul mercato Italiano, dando impulso alla capacità competitiva di Ametek, da sempre in prima linea in quanto a innovazione e sviluppo di nuovi prodotti”.

Ergonomia e funzionalità

Nel nuovo sito produttivo, che è stato completato e consegnato nel giro di appena sei mesi, lavoreranno 227 persone, che avranno a disposizione spazi decisamente moderni e funzionali. Del resto, Antonella Perfetto, Direttore Risorse Umane Ametek in Italia, ha puntualizzato che “La qualità dei prodotti Ametek dipende anche dalle opportunità di specializzazione e formazione che l’azienda è in grado di offrire e dalla qualità delle condizioni di lavoro”.

A livello globale, Ametek Inc. (quotata al NYSE dal 1930) vanta un fatturato annuo di 4,5 miliardi di dollari, conta 17.000 dipendenti e opera da 150 unità produttive.

Di Renzo Zonin