Meccanica italiana in calo, ma prospettive buone

by Redazione 0

ucimuAll’assemblea annuale dei soci di Ucimu – Sistemi per Produrre dello scorso martedì 1° luglio, il presidente dell’associazione (che riunisce i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione) Luigi Galdabini, confermato alla guida dell’associazione per il biennio 2014-2016, in presenza del sottosegretario all’economia e finanze Enrico Zanetti e dell’economista Marco Fortis ha illustrato i dati di consuntivo 2013 e le previsioni 2014 dell’industria meccanica italiana.
Con una produzione italiana giudicata “deludente” (non può dirsi altrimenti, con esportazioni in calo tanto quanto le consegne sul mercato interno), il fatturato di settore del 2013 si è attestato a quota 4,487 miliardi di euro (–7%), le esportazioni hanno registrato un fatturato di 3,385 miliardi di euro (–6,5%), mentre il rapporto export/produzione è rimasto sostanzialmente invariato.
L’analisi di Galdabini ha puntato il dito su quanto l’Italia abbia scontato la congiuntura internazionale, anche se in fondo il Bel Paese non ha sfigurato in confronto ai concorrenti, tornando a occupare (“al fotofinish”, ha sottolineato Galdabini) la quarta posizione nella graduatoria dei produttori mondiali scavalcando la Corea del Sud, e confermandosi terza al mondo fra i Paesi esportatori. Il principale mercato di sbocco si è di nuovo rivelato quello cinese, seguito dagli Stati Uniti, la Germania e a ruota Russia, Francia e Brasile.
E il prossimo futuro fa ben sperare: secondo le stime del Centro Studi dell’associazione, nel 2014 la produzione salirà a quota 4,685 miliardi (+4,4%) e cresceranno sia le esportazioni (+4,7%) che le consegne sul mercato nazionale (+3,4%).