Maus MTV, il futuro ha un protagonista

by Redazione 0

Davvero molti gli spunti emersi dall’open house di Maus a Campodarsego, in provincia di Padova, che vanno ben oltre il semplice concetto di macchina utensile.

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Cosa ci fanno delle cassette di insalata di fianco a una macchina utensile? Sono il segno del risparmio, il segno della fonte da cui arriva il fatturato di una azienda come questa. E soprattutto sono il punto di arrivo di ogni euro investito per comprare una macchina utensile. Maus in questo caso. Infatti, sostiene, Roberto Sammartin, l’AD dell’azienda di Campodarsego, nel momento in cui si effettua una qualsiasi scelta di carattere industriale si interviene lungo una catena estremamente più lunga. E, più si riesce a ottimizzare ogni passaggio di questo lungo percorso, più i prodotti che in qualche modo saranno coinvolti dall’utilizzo, anche non diretto, di questa tecnologia, riusciranno a beneficiare dei vantaggi che una progettazione intelligente riesce a garantire a chi utilizza una macchina utensile. “Perché è perfettamente inutile – come ha provocatoriamente spiegato Roberto Sammartin – pensare che il costo finale della nostra cassetta di frutta, possa essere avulso dalla qualità dei camion che la trasportano verso il mercato di destinazione. Un camion efficiente e dai costi di gestione corretti, contribuirà, per la sua parte, alla competitività di quelle foglie di insalata che tutto possono essere tranne che un prodotto dell’industria meccanica”. La realtà è in effetti proprio così. Tanto che le parole di Sammartin, che per alcuni possono essere suonate altamente provocatorie, sono molto più logiche e sensate di quanto si possa immaginare.
Una premessa del genere è però il corretto viatico alla strategia di Maus nel mondo della macchina utensile. Una strategia che può dirsi coraggiosa e fortunata. Infatti, accanto alla scelta di ribaltare ( per certi versi) il punto di vista dell’attività che deve stare dietro un’azienda che produce beni strumentali, c’è anche la appartenenza a un mondo decisamente importante a livello mondiale nel comparto della meccanica. Perché, se qualcuno non ne avesse memoria, Maus significa a tutti gli effetti Gruppo Carraro. Cioè una delle più interessanti realtà italiane operanti a livello internazionale.
Novità nel mondo della tornitura

Scusa ufficiale per parlare di Maus la presentazione di MTV, nuova famiglia di macchine destinata a farsi strada per parecchi anni nel mondo della tornitura.
Parlare della nuova Maus MTV concentrandosi solo sul prodotto e sui suoi innumerevoli pregi, sarebbe stato per certi versi, quasi fare un torto a chi in Maus opera tutti i giorni. Perché Maus è fatta in primo luogo di persone. Ed è solo dalle persone e dalle loro qualità, che possono nascere o meno prodotti graditi dal mercato. Per il management della casa padovana, se da una parte c’è l’attenzione al prodotto, inteso come parte tangibile dell’attività aziendale, dall’altra c’è la convinzione che, solo con la forte attenzione all’aspetto non tangibile dell’azienda, cioè le persone, si possa offrire il meglio al mercato. Quindi, formazione continua, ricerca e sviluppo senza sosta, e coinvolgimento di tutti i collaboratori, in tutte le scelte strategiche assunte. E i risultati si vedono. Alla base della nascita della nuova serie MTV della Maus, ci sono considerazioni profonde, derivanti dalla crisi della fine del primo decennio del XXI secolo. Da una parte, lo spostamento verso nuove aree geografiche, India e Cina in primis, delle produzioni basate su lotti grandi e ripetitivi, dall’altra, la crescita considerevole di domanda di flessibilità, nei paesi a maggior tasso di sviluppo industriale ed economico. Una trasformazione della domanda che di fatto ha dato ampio spazio alla richiesta di produzioni just in time, o addirittura just in sequence. Una strada, che richiedeva, senza ombra di dubbio, la necessità di ricorrere a strumenti produttivi sempre più flessibili e sempre più veloci, nel passaggio da un tipo di prodotto all’altro. Il desiderio era quindi individuare una tipologia di impianto, da poter offrire al mercato, basandosi sullo sviluppo tecnico di questi concetti. Ciò ha comportato un forte coinvolgimento da parte di tutte le aree aziendali: dal marketing, alla ricerca e sviluppo, passando per produzione e commerciale.
La posta in gioco in questa operazione, non era affatto piccola. Maus infatti riteneva, a ragione, che la strada corretta da percorrere per rimanere attori di primo piano nel mondo della tornitura verticale, fosse legata all’innovazione del prodotto e del ciclo realizzativo, che da questo deriva.
Così alla fine del 2011, iniziava la progettazione di una famiglia di prodotti destinata a cambiare in misura significativa il modo di interpretare questa tipologia di lavorazione. Una innovazione che ha visto il via, proprio dalla fase di progettazione e che, a distanza di un anno dalla bozza originaria, vede già i primi sistemi attivi e in funzione, presso clienti americani e italiani.
_MG_6943Gli obiettivi raggiunti

Diversi gli obiettivi che ci si era posti in fase di definizione e progetto: in primo luogo, la possibilità di condurre la macchina con un numero di persone addette che fosse il più basso possibile, al tempo stesso però, ottenere un grado di efficienza elevatissimo. Due must questi, ritenuti punti cardine nello sviluppo della macchina che, proprio da caratteristiche del genere, non poteva assolutamente prescindere. E che, di conseguenza, hanno influenzato significativamente tutto il processo di progettazione e sviluppo del prodotto.
Questo, vista la sua particolarità è stato sviluppato e progettato completamente in-house, sia per la parte hardware, sia per ciò che riguarda la configurazione informatica. Regola che vale anche per l’elettromandrino di tornitura e per quello di foratura.
Una scelta legata al desiderio di poter disporre non solo della tecnologia relativa ai due prodotti, ma anche della loro morfologia, per poter poi intervenire in caso di necessità, con maggiore rapidità e precisione, rispetto a quanto accadrebbe per un normale oggetto proveniente da fornitori, per quanto qualificati, esterni alla stessa Maus.
Dove però emerge la mentalità di Maus, indirizzata all’eccellenza, è proprio nella medesima disponibilità al raggiungimento di partnership con quelle aziende estremamente specializzate, come ad esempio i produttori di utensili o di autocentranti, che possono essere parti integranti di un vero sviluppo in materia di qualità e produttività al servizio dell’utilizzatore finale.
Non è quindi un caso che la MTV di Maus, sia facilmente caricabile e scaricabile, sia manualmente che, attraverso un sistema robotizzato o con portali.
Questo significa che all’occasione il torn

io verticale MTV può essere considerato a tutti gli effetti sia una macchina stand alone sia un elemento costitutivo di una sistema più ampio e complesso. Tradotto in termini pratici, MTV può essere configurata in misura scalabile, oltre che in funzione delle esigenze di spazio disponibile in officina, e di lay out.
Altro aspetto non secondario è che la MTV al pari di tutta la produzione Maus precedente, è dotata di magazzino utensili, con disponibilità ad ospitare 24 utensili, che la rende indicata in misura particolare alle produzioni in bassi volumi ripetitivi. Non si deve poi scordare che MTV è un centro di tornitura che effettua anche operazioni di fresatura, foratura, maschiatura, t-slotting, grazie a un mandrino sia fisso sia rotante.
Una scelta che si traduce non sono in flessibilità operativa, ma anche in un significativo risparmio economico, visto che i singoli utensili possono in questo modo essere utilizzati per più lavorazioni differenti, arrivando in questo modo a sfruttarne le peculiarità di efficienza fino in fondo.
Una collaborazione determinante

La flessibilità come abbiamo già scritto, era uno dei must dei tecnici Maus che, proprio a questo aspetto, hanno dedicato risorse importanti. Coinvolgendo, in questo caso, anche la Carraro S.p.A., azienda del cui gruppo Maus è parte. Proprio dalla collaborazione con Carraro è nato un sistema di cambio rapido e automatico dell’autocentrante che permette il passaggio da una lavorazione a un’altra in un tempo che non si discosta molto dai tre minuti. Il vero vantaggio però non sta solo nei tre minuti. Infatti questi sono e permangono tali indipendentemente dal livello di specializzazione del personale preposto all’operazione.
L’area di lavoro della MTV di Maus, riprende per certi versi i punti forti e caratterizzanti della produzione dell’industria padovana. Infatti nei torni verticali con diametro fino a 800 mm, quelli in cui Maus è presente storicamente con una offerta premium, MTV è l’unico prodotto in cui il mandrino è nella parte bassa e gli utensili sono posizionati superiormente.
Il mandrino quindi è fissato su un asse X mobile, mentre gli utensili, grazie al fatto di essere posizionati in alto possono essere dotati del solo asse Z.
La particolare posizione degli assi X e Z permette di avere ancora maggiore rigidità dalla macchina grazie alla ridotta distanza fra l’asse della macchina e le guide che supportano i movimenti. Questa infatti è ridotta di circa il 40% rispetto al passato. Ciò significa poter operare con maggiore precisione e essere già pronti a supportare le nuove generazioni di utensili che in futuro richiederanno strumenti di lavoro caratterizzati da rigidità crescente.
Quasi superfluo dire che la MTV è, come tutte le Maus, dotata di un sistema cablato di misura in process, che di conseguenza non risente dei possibili inconvenienti tipici dei sistemi stivati nel magazzino utensili, montati in torretta .
L’area di carico della MTV è configurata per garantire la massima versatilità. Quindi, anche se non si tratta della tipologia di clientela cui la macchina è rivolta maggiormente, il tornio verticale in questione può essere alimentato anche manualmente. Più probabile invece che la macchina venga dotata di un sistema di carico e scarico realizzato tramite un robot o un caricatore a portale. Fra le due soluzioni, quella probabilmente più elastica e indicata è proprio quella robotizzata. Non si deve poi scordare che il robot può essere mobile su asse supplementare, in modo da poter servire più macchine contemporaneamente. Ad esempio macchine destinate a completare il ciclo produttivo del pezzo da realizzare. Come nel caso di, dentatrici, brocciatrici, lavatrici, post process e altro ancora. Fin qui gli aspetti apparentemente più ‘core’ del progetto della Maus. In effetti la scelta effettuata è molto più ampia e rientra nella convinzione che solo avendo l’opportunità di monitorare e intervenire lungo ogni fase della filiera produttiva, si possa ottenere il meglio. Ogni Maus quindi è dotata di sistema per il monitoraggio che verificano il rendimento effettivo. Il numero di pezzi prodotti e determina il reale OII della macchina, conteggiando il reale tempo in ciclo e conoscendo quindi, il reale tempo di produzione in automatico dell’impianto. Il vero e unico dato utile per capire dove poter migliorare il proprio flusso operativo all’interno dell’officina, intervenendo sulle operazioni accessorie. D’altra parte solo conoscendo quanto del tempo produttivo è impiegato per produrre truciolo, cioè l’unico momento in cui viene prodotto valore, è possibile andare a ottimizzare le singole fasi che stanno attorno alla lavorazione intesa in senso stretto. In ogni caso la consulenza dei tecnici servirà per individuare tutte le aree in cui andare a intervenire, sia al di fuori che all’interno dell’operatività della MTV, per migliorare la redditività.
Il secondo aspetto che ha segnato l’idea originale della Maus MTV è la facilità di utilizzo, al fine di ridurre il ricorso a personale specializzato che ovviamente ha costi superiori ma, soprattutto, non sempre è facile da reclutare.
Per questo si è provveduto a rendere la macchina estremamente autonoma e automatizzata il più possibile.
_MG_7351La Maus MTV

La versione presentata ufficialmente durante l’open house è l’esempio tipo di cosa Maus intende per questo genere di prodotto.
L’impianto è composto da tre macchine operatrici, una macchina di post process e un sistema di cambio automatico, che complessivamente necessitano della presenza di una persona per ciascun turno di lavoro. E non a tempo pieno.
I compiti dell’operatore infatti, durante le fasi in cui la macchina produce truciolo, si riducono al posizionamento degli utensili

e delle attrezzature che dovranno essere utilizzate nel ciclo produttivo seguente. Tutto questo, cioè sia la messa in macchina degli utensili sia la preparazione delle attrezzature, senza dover interferire con il processo produttivo in corso.
Si tratta quindi di una performance più da FMS basato su centri di lavoro che da tornio verticale.
La macchina, debitamente programmata, riconosce il momento del cambio tipo, provvede a riconoscere e sostituire con nuovi autocentranti quelli che non servono alla lavorazione, in modalità automatica. Sempre in modalità automatica provvede a realizzare il primo pezzo della nuova serie e, dopo averlo controllato dimensionalmente, autorizza la produzione lungo tutta la linea. Una serie di attività che non prevedono mai l’intervento dell’operatore.
Anche la MTV è acquistabile con l’opzione dei cinque anni di garanzia. Una ulteriore certezza per l’utilizzatore e soprattutto un impegno per il costruttore che si trova in questo modo vincolato anche contrattualmente a offrire un prodotto di altissimo livello e di sicura soddisfazione sia in termini di qualità sia di produttività, garantendo quindi costi complessivi per l’utilizzatore estremamente competitivi.

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