Macchinari e attrezzature, capofila dell’export

by Redazione 0

Il primato per le maggiori esportazioni italiane come valore economico rimane saldo nei macchinari e apparecchiature di uso comune e industriale, che hanno venduto merci per oltre 52 miliardi, in aumento rispetto al 2011.
È quanto emerso dalle statistiche del commercio estero dell’Istat fino al terzo trimestre 2013, che ha registrato una contrazione nazionale dello 0,3%, per un valore di merci esportate intorno ai 289 miliardi di euro (290 nel 2012): nonostante 14 su 22 voci siano aumentate rispetto al 2012, il calo nell’export di coke e raffinati e degli articoli farmaceutici ha determinato il saldo negativo generale.
La situazione migliore in Lombardia, dove la contrazione è risultata dello 0,12%, passando dagli 80,433 miliardi di euro a fine settembre 2012 agli 80,331 del 2013. Anche qui il settore leader è rappresentato da quello dei macchinari, seguito da quello dei metalli che contribuiscono all’intero export nazionale per oltre 30 miliardi di euro.
Drastico calo del 15% nel settore petrolifero per l’export siciliano (solo la Puglia è andata oltre, mentre nel 2013 la Campania ha registrato addirittura un piccolissimo ma significativo aumento rispetto all’annata precedente), in gran parte per l’inasprirsi della guerra civile in Siria, uno dei principali Paesi esportatori di petrolio fino agli attimi precedenti allo scoppio del conflitto.