M&A Speciale Formazione – settembre 2016
by 13 Settembre 2016 11:09 0
SOMMARIO
EDITORIALE
Aprire la porta sul futuro
di Paolo Beducci
INTERVISTA
Ridare entusiasmo alla scuola
di Paolo Beducci
FORMAZIONE IN ITALIA
Ancora troppo indietro
di Paolo Beducci
FORMAZIONE IN EUROPA
L’Europa marcia divisa, ma cerca di compattarsi
di Marco Torre
SALESIANI
Aziende e formazione, connubio ad Arese
di Paolo Beducci
FORMAZIONE E IMPRESA
Alta formazione sempre più vicina alle imprese
di Nicoletta Buora
Lamborghini e Ducati per una personalizzazione DOC
di Nicoletta Buora
LA FORMAZIONE IN AZIENDA
Il trasferimento delle conoscenze
di Marco Torre
Precisione ed efficienza svizzera
di Paolo Beducci
Imparare è un percorso integrato
di Paolo Beducci
Dall’Italia in tutto il Mediterraneo (e oltre)
di Marco Torre
Il sapere a portata di mouse
di Paolo Beducci
In provincia, funziona alla grande
di Paolo Beducci
Una Academy per formare al meglio
di Paolo Beducci
EDITORIALE
di Paolo Beducci
APRIRE LA PORTA SUL FUTURO
Non serve scomodare Dante Alighieri e il suo incontro con Ulisse nell’Inferno della Divina Commedia (canto XXVI) e fare riferimento al “fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtuale e canoscenza” per comprendere cosa significhi per l’uomo il progresso inteso come fame di conoscenza, di miglioramento e di crescita personale. Ulisse viene messo nel girone delle Malabolge, quello dedicato a chi ha usato l’inganno per fini personali. In quel caso Ulisse è il condottiero del cavallo di Troia che portò alla distruzione e all’incendio della città.
Ma non solo, Ulisse è anche l’uomo di grandi avventure, il protagonista dell’Odissea. Ed è qui che Ulisse cerca di spiegare a Dante il suo girare per i mari alla ricerca di virtù e conoscenza. Conoscenza che è alla base del progresso umano, il frutto del desiderio di migliorarsi che ormai però non è più solo un desiderio, è una necessità. Perché senza capacità di migliorarsi, senza disponibilità a imparare senza voglia di conoscere e ci misurarsi, non c’è futuro. Se questo vale per ciascuno di noi, vale ancora di più per le aziende che sono fatte di persone. Senza persone preparate, senza conoscenza non possono andare lontano. Il fattore umano quindi è il punto di partenza e di arrivo di ogni storia di successo. Una cosa di cui le aziende più avvedute si sono accorte da tempo dandosi da fare in modo serio e concreto. Che non
significa mettere uno stagista a fare fotocopie, ma mettere l’impresa al centro di un circolo virtuoso che inizia all’interno delle mura aziendali e si propaga in più direzioni: verso coloro i quali sono o potrebbero essere un giorno coinvolti nell’utilizzo di un prodotto, verso le scuole di ogni genere e grado per cercare di formare l’ossatura della società di domani: perché la formazione è un investimento sul futuro dei singoli, delle aziende, ma soprattutto delle società in cui viviamo.