L’Europa sostiene il ‘made in Italy’

by Redazione 0

Buone notizie sul versante europeo per la nostra economia nazionale. I dati Istat dell’export italiano di febbraio 2014 hanno infatti evidenziato le prime conseguenze della ritrovata stabilità nell’eurozona (l’insieme degli stati membri dell’Unione Europea che adottano l’euro come valuta ufficiale, con l’ingresso della Lettonia al 1° gennaio attualmente composta da 18 Paesi), con una crescita annua media del 3% per le vendite internazionali dell’Italia nel Vecchio Continente.
Mentre per quanto riguarda i mercati più remoti il calo dei listini dell’oro e la svalutazione in alcuni Paesi (in particolare Russia, Turchia e India) hanno frenato le nostre prestazioni (+0,2%, con 16 punti in meno verso la Svizzera), in ambito europeo i risultati giustificano un moderato ottimismo, con il terzo mese consecutivo di acquisti di beni italiani in crescita quasi ovunque.
Su base annua lo sviluppo delle nostre vendite UE è del 5,3%, vale a dire quasi un miliardo di euro in più per le nostre imprese rispetto allo stesso mese del 2013. Senza contare l’energia, l’industria manifattura italiana ha registrato un aumento del 4,3%, sulla spinta in particolare dei beni durevoli e di quelli strumentali.
Come sempre dalla Germania (primo partner commerciale del Bel Paese) la spinta determinante, con una crescita annua del 4,4% che racchiude quasi tutti i settori produttivi, in particolare il tessile, prodotti in metallo e mezzi di trasporto (con il traino della corsa alle autovetture, +13,9%). A nostra volta, abbiamo visto aumentare gli acquisti italiani di prodotti tedeschi del 5%.
Da segnalare la ripresa del settore dei macchinari, punta di diamante del made in Italy meccanico, con vendite in crescita del 7,1% e un saldo commerciale attivo che sfiora i 7 miliardi di euro nel primo bimestre 2014 (il massimo fra tutti i settori), in grado di rappresentare più della metà dei risultati dall’intero comparto manifatturiero nazionale.