La biorobotica per tornare a camminare

by Redazione 0

cyberlegsNon più una protesi, ma un vero e proprio tutore attivo della camminata: è il futuro sempre più prossimo, grazie a un sistema intelligente capace di imparare a riconoscere il rischio di caduta, dispositivi di decodifica e gestione delle intenzioni di movimento e sensori specifici per trasmettere alla persona debilitata tutte le sensazioni del camminare (come appoggiare il piede a terra) che risultano decisivi per muoversi con la fluidità del movimento naturale.
Finanziato nell’ambito del VII Programma Quadro dalla Commissione Europea, il progetto Cyberlegs (“Cybernetic lower-limb cognitive ortho-prosthesis”) è coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e vede fra i partner l’Università di Lubiana (Slovenia), l’Università Cattolica di Louvain (Belgio), la Libera Università di Bruxelles (Belgio): sarà la Fondazione Don Gnocchi di Firenze a ospitare i test finali e le prove applicative su un gruppo di volontari.
Attualmente in fase conclusiva dopo due anni di intensa ricerca, il progetto ha consentito di studiare e mettere a punto due dispositivi integrati: una protesi robotizzata che sostituisce l’arto amputato e un’ortesi pelvica robotizzata, che, collegata a entrambi gli arti, aiuta il movimento e facilita il cammino. L’interazione dei due dispositivi permetterà presto di camminare, salire le scale, sedersi e rialzarsi da una sedia senza eccessiva fatica né ingombri (come dei semplici calzoni corti) o tecnologia troppo complessa da gestire.