Iperammortamento: le ultime novità

by redazione 0

Il Governo, con la conversione in legge del Decreto Dignità (D.L. 87/2018),  ha voluto sicuramente rimarcare il principio dell’anti-delocalizzaione. Infatti per l’utilizzo dell’incentivo fiscale dell’iperammortamento i criteri diventano più restrittivi.

Le norme introducono: una clausola di territorialità degli investimenti: i beni iperammortizzabili devono essere destinati a strutture produttive con sede in Italia; un meccanismo di recapture: restituzione dell’agevolazione già fruita in caso di cessione a titolo oneroso oppure delocalizzazione all’estero del bene strumentale, anche se appartenente alla stessa impresa.

Al meccanismo di recapture sono previste due eccezioni:

  1. In caso di investimento sostitutivo l’impresa non è tenuta a restituire l’agevolazione fruita né viene meno la fruizione delle residue quote del beneficio se si verificano le seguenti condizioni:
    –  il bene venga sostituito da un bene nuovo avente caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori previste dalla legge di Bilancio 2017; – le  caratteristiche del bene nuovo e il requisito dell’interconnessione siano attestati da dichiarazione resa dal legale rappresentante e dove previsto dalla legge con perizia tecnica giurata;
  2. Nel caso in cui i beni agevolati siano, per loro stessa natura, destinati all’utilizzo in più sedi produttive e pertanto possano essere oggetto di temporaneo utilizzo anche fuori del territorio dello Stato.