In Italia 1 azienda su 2 investe in sostenibilità

by redazione 0

Il mercato premia le aziende che adottano la sostenibilità non come qualcosa di distinto o accessorio, ma di integrato negli obiettivi di lungo periodo, condiviso all’interno di tutta l’impresa e incorporato nei processi e nelle procedure operative


EY in collaborazione con DNV GL – ente di certificazione a livello mondiale per la crescita sostenibile in azienda – ha presentato i risultati di uno studio condotto nel 2016 su un campione di 1500 imprese da cui emerge come l’attenzione verso le tematiche di sostenibilità sia crescente. Anche in Italia, seppur con cifre ancora inferiori alla media globale.

L’analisi – dal titolo “Seize the change – Integrare la sostenibilità nel core business” – è stata presentata a Milano lo scorso marzo durante un evento che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti del panorama industriale nazionale tra cui Bolton Group, Enel, Gruppo Hera, Intesa Sanpaolo e Pedon.

Oltre 1.500 imprese intervistate. Partendo dalla definizione di integrazione della sostenibilità sono state raccolte le percezioni delle aziende sul tema a livello internazionale: sono stati intervistati oltre 1.500 professionisti, di cui 193 per l’Italia, operanti nei diversi settori primario, secondario e terziario che fanno parte di Viewpoint, la community di DNV GL – Business Assurance, che ad oggi conta più di 8.500 clienti. Inoltre il lavoro è stato integrato con un’analisi sui principali motori di ricerca web, generalisti ed accademici trovando circa 100 articoli pubblicati dal 2010 ad oggi e che hanno completato il lavoro.

Evolvere per accrescere la competitività. Il rapporto si apre con un’analisi di cosa significhi “integrare la sostenibilità nel core business”, condotta attraverso l’esame di molteplici definizioni tratte dalla letteratura accademica, che ha guidato i due player nello sviluppo della propria tesi ufficiale di riferimento: sostenibilità non come qualcosa di distinto o accessorio, ma di integrato negli obiettivi di lungo periodo e incorporato nei processi e nelle procedure operative. Più del 90% del campione condivide la definizione di integrazione proposta ed è ritenuta cruciale la presenza di strumenti che consentano di misurare il grado di integrazione e, più in generale, di comprendere gli impatti associati alle proprie attività.

In Italia sostenibilità importante per il 40% delle aziende. Nella seconda parte, lo studio ha indagato il grado di maturità delle aziende italiane (e del mondo) grazie ai dati forniti dall’osservatorio Viewpoint di DNV GL. Con positiva sorpresa, il numero di aziende “evolute” in materia di sostenibilità è risultato più alto del previsto. Nel mondo, la sostenibilità è entrata a far parte delle strategie di un’impresa su due.

L’Italia non fa eccezione, seppur con cifre ancora inferiori alla media, che, tuttavia, segnano il passaggio a una visione della sostenibilità non più come aggiunta alle attività ordinarie, ma come integrazione nelle strategie generali, con conseguenti risvolti nelle prassi quotidiane. Il 40% delle imprese del Bel Paese dichiara di integrare la sostenibilità nel proprio core business. “Un valore di circa dieci punti percentuali inferiore rispetto alla media globale, ma che segna il passaggio a una visione della sostenibilità non più come di un’aggiunta alle attività ordinarie, ma come elemento da integrare nelle strategie aziendali, con risvolti nelle prassi quotidiane” commenta Nicola Privato, Regional Manager Southern Europe & Africa, DNV GL – Business Assurance durante l’incontro milanese.

Circa 1 azienda italiana su 2, infatti, si è dotata di una policy ad hoc e altrettante hanno investito in iniziative specifiche nell’ultimo triennio. In vetta alla classifica delle azioni intraprese infatti figurano le politiche di mitigazione degli impatti (35%), le attività per la diffusione della cultura della sostenibilità (29%) e lo stakeholder engagement (19%).

Shared value: approccio vincente. Lo studio si conclude con una valutazione dell’efficacia dei principali strumenti per l’integrazione della sostenibilità nel core business, prendendo in considerazione – ad esempio – i sistemi di gestione, il rating di sostenibilità, la valutazione dell’impatto ambientale e sociale, le linee guida GRI e alla norma ISO 26000 e lo “shared value”.

Proprio quest’ultimo è stato individuato come approccio vincente, vedendo nella creazione di valore condiviso per la comunità e per l’azienda la strategia migliore, nella piena convinzione che la competitività del contesto di riferimento e delle imprese siano interdipendenti.

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