HP passa dal 2D al 3D

by Redazione 0

Dopo aver rivoluzionato il settore della stampa ad inchiostro su carta, HP si lancia ora sull’industria del futuro, la manifattura additiva, presentando la nuova piattaforma Jet Fusion 3D Printing Solution, definita dall’azienda il primo sistema “Production-Ready”.

DIECI VOLTE PIÙ VELOCE. La velocità è l’aspetto più interessante delle nuove stampanti: quella dichiarata dal costruttore è pari a 340 milioni di voxel (sorta di pixel 3D) al secondo, senza scadimento della qualità, dieci volte superiore rispetto ai modelli di pari fascia.

PREZZI. Annunciata due anni fa, ma pronta solo ora per la commercializzazione, la nuova famiglia Jet Fusion 3D Printing Solution punta ai segmenti professionale e industriale, con due versioni che saranno disponibili entro la fine dell’anno a prezzi concorrenziali rispetto a macchine di pari livello.
Il modello di ingresso, Jet Fusion 3D 3200, rivolto alla prototipazione rapida, si potrà acquistare l’anno prossimo con circa 120mila euro, prezzo che sale a 145.000 euro nella soluzione end-to-end completa. La versione più grande, destinata al reparto produttivo, Jet Fusion 3D 4200, arriverà già nell’autunno di quest’anno, ma il listino non è stato ancora annunciato.

MATERIAL APP STORE. Per spingere la diffusione del sistema in ambito industriale, creando un ecosistema completo e integrato, HP ha selezionato un gruppo di partner che spaziano da utilizzatori del calibro di Nike, BMW e Johnson & Johnson, fino ai produttori di materiali e fornitori di software applicativi come Autodesk, Materialise e Siemens.
Non solo: per facilitare il reperimento di materiali di consumo, HP sta aprendo un “material app store”, negozio on-line sviluppato in partnership con alcuni fornitori “certificati” quali Arkema, BASF, Evonik e Lehmann & Voss.