Fotocellule per automazione industriale

by Redazione 0

Piccoli, quasi invisibili, ma necessari per far funzionare in modo efficiente e affidabile sistemi anche complessi di automazione. Sono i sensori, senza i quali non potrebbero esserci il controllo della qualità, la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera produttiva, lo smistamento dei materiali, la generazione e l’elaborazione di dati per un continuo miglioramento delle performance produttive e per la manutenzione predittiva.

GAMMA PRIME. Conoscendone la criticità, anche in vista dello sviluppo di Industria 4.0, Sick ha riservato ai sensori una linea Prime, ovvero una selezione che propone solo il meglio della tecnologia attualmente disponibile, con i più alti standard qualitativi, in continua evoluzione. Tutti i sensori di questa linea vengono testati nelle condizioni più stressanti, per garantire robustezza e affidabilità anche nelle condizioni più estreme. Ogni famiglia di prodotto viene inoltre declinata in numerose varianti di materiali, come il Vistal o il PTFE Teflon per resistere negli ambienti più gravosi.

FOTOCELLULE SERIE W. Fanno parte della linea Prime i sensori di visione della serie W, dotati di IO-Link e progettati per lavorare nelle situazioni ambientali più complesse, anche in presenza di polvere, in condizioni di scarsa luce ambientale, con vibrazioni e con temperature di lavoro comprese tra i -40°C e i +60°C.
Nell’ambito di questa linea si segnala la famiglia W4S-3 Inox, che racchiude la migliore tecnologia fotoelettrica in una custodia in acciaio inossidabile 14435/AISI 316L progettata per soddisfare le elevate richieste delle industrie di processo, dell’imballaggio alimentare e delle bevande, del settore farmaceutico, dei semiconduttori e del solare, dove sono impiegati detergenti aggressivi, disinfettanti e vapori corrosivi. W4S-3 Inox offre l’affidabilità di un funzionamento continuo con tutti i cicli di pulizia attualmente in uso, superando ampiamente i requisiti del grado IP69K.
Dal punto di vista fotoelettrico, W4S-3 Inox offre massima immunità alla luce ambientale grazie anche al doppio LED presente nei soppressori di sfondo o di primo piano, in grado di compensare i disturbi provenienti da fonti passive presenti nell’ambiente, insieme alla capacità di rilevare oggetti molto scuri. L’impiego della nuova tecnologia PinPoint e LED su tutta la serie permette ai sensori di emettere una luce più focalizzata e omogenea, fino ad arrivare alla versione laser-simile. La precisa geometria della luce, visibile sul target, semplifica l’allineamento e la messa in funzione del sensore e consente di rilevare oggetti più piccoli a distanze maggiori.

ANCHE MINI. Sempre nella serie W spicca W2S-2, mini-sensore fotoelettrico di distanza con auto-collimazione e tecnologia PinPoint LED 2.0, capace di vedere sia il nero più nero sia oggetti trasparenti, grazie agli interruttori con BGS che riconoscono gli oggetti di un nero particolarmente intenso con un fattore di riflessione pari all’1%. Sono inoltre disponibili interruttori regolabili con precisione mediante un potenziometro a 3 giri e interruttori con distanze di commutazione fisse di 15 mm, 30 mm, 45 mm e 60 mm.
Con il LED PinPoint 2.0 il dispositivo dispone di una distanza di commutazione superiore alla media rispetto a questa classe di alloggiamenti, e trova impiego in macchine utilizzate nel settore farmaceutico, negli impianti di assemblaggio o di manipolazione automatici.