Da Taiwan all’Italia, cresce l’import di macchine utensili

by Redazione 0

taitraUn mercato in crescita, che nel 2014 ha superato i 91 milioni di euro, con un aumento del 35,81% rispetto al 2013, facendo dell’Italia il quarto mercato europeo e posizionandola tra i primi 25 a livello mondiale.
È lo scenario che delineano i dati emersi nel corso dell’incontro “Taiwan machine tool builds the future with italian manufacturing”, tenutosi martedì 6 ottobre al Centro Congressi di FieraMilano nella EMO Milano 2015, la fiera mondiale della macchina utensile, in corso di svolgimento nel capoluogo lombardo fino a sabato 10 ottobre.
Organizzato da TAITRA (Taiwan External Trade Development Council) con il supporto del Taiwan Trade Center Milano, l’evento è stato l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e le prospettive di crescita in Italia del comparto delle macchine utensili prodotte a Taiwan.
Introdotto dal vice presidente Simon Wang, l’incontro ha visto la partecipazione in veste di relatori di David Chuang (presidente del Machine Tool Committee in TAMI), James Huang (Tongtai Machine & Tool), Cristiano Teruzzi  (Hiwin Italy), Jason Lin (AWEA Mechatronic), Martin Winterstein (FFG Werke GMBH), Guido Celada (R. F. Celada SpA) e Matteo Montanari (Utensileria Lughese).
L’Osservatorio realizzato da TAITRA, elaborando i dati ICE – ITA (Italian Trade Agency), descrive quello delle macchine utensili come il settore a maggior valore nell’economia di Taiwan, con una produzione che nel 2014 ha registrato un incremento del 15,8% rispetto all’anno precedente, per un valore pari a 4,8 miliardi di dollari, di cui 3,8 – circa l’80% – destinati all’esportazione.
Secondo i dati le importazioni da Taiwan di macchine utensili in Italia ammontano a 21,2 milioni di euro nel primo trimestre 2015, con una lieve flessione rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (–4,6%). Positivo invece il valore su base annua, che ha raggiunto i 91 milioni nel 2014, a fronte dei 67 totalizzati nel 2013 (+35,8%).
In Italia l’import di macchine utensili è concentrato prevalentemente in quattro regioni: Lombardia (11,4 milioni), Emilia Romagna (4,6 milioni), Piemonte e Veneto (entrambi con 1,6 milioni).