Conferme e novità made in Swiss

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Il meeting Studer di inizio anno ha messo in evidenza il buon andamento del marchio svizzero e il desiderio di continuare lungo la strada tracciata spingendo ancora di più sull’innovazione di prodotto e sui servizi.

Di Marco Torre

Nelle gallerie di Hagerbach nel cantone svizzero dei Grigioni, area di ricerca scavata nel cuore delle Alpi, Studer ha presentato alla stampa specializzata il bilancio dell’anno appena trascorso e una preventiva presentazione delle principali novità che andremo a scoprire durante il 2019.  Studer nel 2018 ha raggiunto il proprio massimo storico in materia di vendite. Un dato non reso ufficiale con una cifra (come tradizione della società svizzera).

Per comprendere l’andamento del mercato globale per Studer è bene partire da due dati di fatto: da una parte una certa contrazione a livello globale, degli ordini inerenti gli appalti pubblici, dall’altra una crescita degli ordini quasi a contraddire la tendenza generale. Nonostante questo andamento apparentemente contrastante Studer ha proseguito la propria marcia nella progettazione e nella realizzazione di nuovi modelli.

Analizzando la tendenza sui mercati c’è da segnalare una forte crescita delle aree dell’Europa centrale, settentrionale e orientale. Dal canto suo anche il sud del Vecchio Continente ha confermato l’andamento più che positivo per il terzo anno consecutivo. Molto bene anche il mercato cinese. A fare la parte del leone nelle vendite sono state S33, Favorit e S41. Se analizziamo i settori di destinazione delle macchine Studer e il loro specifico andamento, notiamo come ai primi posti ci siano sempre l’industria automotive, quella della costruzione macchine e il mondo degli utensile degli stampi. Medesima considerazione per la produzione di utensili e stampi cui si devono poi aggiungere altri due settori di tradizionale importanza per il mondo Studer: l’area dei Job Shopper e l’industria aerospace. Tutto questo senza però trascurare aree commerciali  apparentemente meno importanti perché di nicchia, ma estremamente gratificanti sotto l’aspetto tecnologico. È il caso del medicale che proprio nel corso del 2018 ha visto una crescita della domanda di macchine Studer.

Analizziamo ora le previsioni e possibilità dell’anno incorso, come si presenta per un gruppo importante come quello in cui milita Studer?

Studer S31_1000Da una parte non ci si può nascondere che negli ultimi mesi i segnali provenienti da molte parti nel mondo siano meno positivi che in passato. Questo dovrebbe portare a un graduale indebolimento della domanda nel corso dell’anno che però secondo i management di Studer non dovrebbe dare problemi soprattutto al proprio marchio che da parte sua non solo è convinto di riuscire a mantenere il segno più su ordini, consegne e fatturato, ma prevede di incrementare la propria presenza mondiale anche grazie alle due novità proposte in anteprima proprio nelle gallerie di Hagerbach. Ci riferiamo alla S33 e S31, che vengono presentate il 15 aprile all’apertura della CIMT a Pechino. Si tratta di modelli con quattro nuove distanze fra le punte: da 400 a 1600 mm in modo da offrire un portafoglio prodotto estremamente versatile in funzione dei pezzi da produrre.

L’articolo completo su m&a di aprile