Conferenza europea sulla manifattura additiva

by Redazione 0

Si è tenuta il 26 maggio a Bruxelles, nelle sale del Parlamento Europeo, la Additive Manufacturing and 3D Printing European Conference 2016, momento di dibattito e confronto sui temi della manifattura additiva e stampa 3D.

Il luogo prescelto per la conferenza e l’ampia partecipazione di rappresentanti delle istituzione europee, fianco a fianco con industriali e ricercatori, ha offerto l’occasione di definire quali temi debbano entrare a far parte di una strategia comunitaria per la manifattura additiva, dalla ricerca alla formazione, dalla difesa della proprietà intellettuale al sostegno alle piccole e medie aziende che operano nel settore, fino alla produzione di norme e certificazione.

La mancanza di coordinamento e di una visione pluriennale nella messa a punto di interventi sta rallentando gli investimenti pubblici e privati, con il rischio che l’industria europea resti indietro nello sviluppo e applicazione delle nuove tecnologie di produzione, intrinsecamente più sicure ed efficienti di quelle tradizionali.

Secondo i rappresentanti delle aziende presenti alla conferenza, una strategia europea per la manifattura additiva dovrebbe andare oltre il mero finanziamento della ricerca. Per accelerare la diffusione sul mercato delle nuove tecnologie servono anche la definizione di standard, la possibilità di accedere facilmente ai finanziamenti, soprattutto per le piccole e medie imprese, lo sviluppo di nuove competenze e norme più aggiornate per la protezione della proprietà intellettuale. In particolare, le PMI dovrebbero avere la possibilità di accedere a un database di fornitori e di servizi 3DP a livello europeo.

La conferenza era organizzata da Cecimo, la federazione europea dei costruttori di macchine utensili, con l’apporto di cinque membri del Parlamento europeo: Dario Tamburrano (EFDD), David Borrelli (EFDD), Reinhard Bütikofer (Greens/EFA), Eva Kaili (S&D) e Andrey Novakov (EPP).