Commissione Europea, no a tassa sui robot

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Dopo l’approvazione lo scorso 16 febbraio da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione sul futuro della robotica che aveva come prima firmataria la deputata socialista del Lussemburgo Mady Delvaux (LEGGI L’ARTICOLO), la Commissione Europea ha respinto l’idea di tassare i robot.
“Non dobbiamo essere preoccupati dall’influsso della digitalizzazione sul lavoro, non dobbiamo pensare a come tassare i robot, dobbiamo invece sostenere l’innovazione. Non dobbiamo pensare a come fermare il progresso”, ha detto il vicepresidente della Commissione responsabile per il digitale – Andrus Ansip – durante la presentazione del Digital Economy and Society Index (Desi).

“Troppo spesso – ha aggiunto – si dice che con la digitalizzazione delle industrie i robot prenderanno il posto dei lavoratori, io credo invece che aiuterà le persone a lavorare anche a casa o quando viaggiano. È stato sempre così: il progresso crea più lavoro di quanto ne distrugga”.

“Il futuro è dei robot”. Di recente anche il fondatore di Microsoft Bill Gates era entrato nel dibattito sulla perdita di posti di lavoro a causa del crescente impiego di robot. “Se un lavoratore guadagna 50.000 dollari in una fabbrica, il suo reddito è tassato. Se il robot svolge lo stesso lavoro, si potrebbe pensare di tassarlo” ha affermato in una intervista il co-fondatore di Microsoft.
Gates si è detto ottimista sulla prospettiva di una forza lavoro fatta soprattutto da robot, convinto che i lavori svolti da esseri umani saranno sempre necessari.