Bruxelles multa cartello sugli abrasivi in acciaio

by Redazione 0

Nell’ambito delle attività antitrust, la Comissione europea ha inflitto al produttore italiano di abrasivi Pometon un’ammenda di 6.197.000 euro per aver preso parte, per quattro anni, ad un cartello finalizzato al coordinamento dei prezzi degli abrasivi in acciaio.

L’indagine era partita nel giugno 2010 con una serie di ispezioni a sorpresa. Quattro anni più tardi, nell’aprile 2014, la Commissione ha adottato una decisione di transazione, per partecipazione allo stesso cartello, a cui hanno aderito Ervin, Winoa, Metalltechnik Schmidt e Eisenwerk Würth, ma non Pometon. L’indagine è andata avanti e nel dicembre dello stesso anno la Commissione ha inviato all’azienda italiana una comunicazione degli addebiti, per dar modo di difendersi.

La Commissione ha concluso che Pometon ha partecipato al cartello per oltre quattro anni, coordinando, sulla base di contatti bilaterali e multilaterali, i prezzi degli abrasivi in acciaio in tutto il territorio dello Spazio economico europeo (SEE). Oggetto del cartello sono stati gli abrasivi in acciaio, ovvero particelle di acciaio sfuse utilizzate per pulire e levigare le superfici metalliche nei settori siderurgico, automobilistico, metallurgico e petrolchimico. Questi prodotti sono anche impiegati nel taglio delle pietre dure come granito e marmo.

Secondo la Commissione, per compensare le fluttuazioni dei prezzi dei rottami metallici, principale materia prima per la produzione degli abrasivi in acciaio, i partecipanti del cartello hanno introdotto una maggiorazione specifica (detta “maggiorazione rottami” o “variante costi rottami”) calcolata a partire da una formula comune. Inoltre, i partecipanti avrebbero concordato di non entrare in competizione tra loro relativamente ai prezzi applicati ai singoli clienti.