Beni strumentali, stabile il 2013 e ripresa nel 2014

by Redazione 0

losmaBuone notizie dall’assemblea annuale di Federmacchine, la federazione di Confindustria che rappresenta 4600 produttori nazionali di beni strumentali e loro accessori, che ha reso noti i consuntivi 2013 per il proprio comparto di riferimento. Presieduta da Giancarlo Losma, l’assemblea ha ospitato l’incontro con il presidente della piccola industria (e vicepresidente) di Confindustria, Alberto Baban, sul tema “La forza intrinseca del settore italiano dei mezzi di produzione e la sua importanza competitiva”.
In particolare, secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2013 la produzione è rimasta pressoché stabile (–0,5%), per un valore di 34,9 miliardi di euro. Delle tredici associazioni che fanno capo alla federazione, sei hanno registrato un calo del fatturato. Le esportazioni, cresciute dello 0,8%, hanno registrato il nuovo record di 25,6 miliardi. Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore sono risultati la Cina (2,3 miliardi di euro, –2,4%), gli Stati Uniti (2,2 miliardi, +1,1%), la Germania (2 miliardi, –11,5%) e la Francia (1,5 miliardi, –5,3%). Le consegne dei costruttori sul mercato interno, già poco brillanti nel 2012, sono diminuite del 3,8%, a meno di 9,4 miliardi di euro. La debolezza del consumo italiano, che nel 2013 si è attestato a 15,6 miliardi (–2,5%), ha penalizzato anche l’import (–0,5%). Consapevoli del ridimensionamento del mercato interno, i costruttori italiani hanno orientato la propria attività all’estero. A conferma di ciò, il dato di export su produzione (73%).
“Alla luce di questi numeri, appare evidente che l’industria italiana del comparto ha saputo reagire alla crisi orientando la propria offerta verso i mercati più vivaci”, ha commentato Losma. “D’altra parte il 2014 dovrebbe essere di altro tenore e coincidere con la ripresa, seppur moderata, della domanda italiana di macchinari”. Il presidente si è poi espresso con favore sui recenti interventi legislativi (Decreto 91/2014 e Nuova Sabatini), chiedendo di rafforzarli, e ha richiesto altri strumenti, dagli ammortamenti liberi e gli incentivi alla sostituzione dei macchinari obsoleti, al superamento dell’IRAP e agli incentivi alle spese in Ricerca & Sviluppo.