Assiot, preconsuntivi e previsioni 2015 positivi

by Redazione 0

assiotSecondo le aziende che hanno risposto all’indagine Assiot (l’Associazione Italiana costruttori Organi di Trasmissione e ingranaggi costituita nel 1971), l’industria italiana dei sistemi di trasmissione movimento e potenza ha fatto registrare risultati positivi nel primo semestre 2015, leggermente superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al risultato hanno contribuito le consegne sul mercato interno sia le esportazioni, evidenziando un incremento della dimensione internazionale del settore (+4% il fatturato prodotto all’estero). Anche le previsioni di chiusura dell’anno mostrano una crescita annuale (tra +1,3% e +2,5%), grazie al contributo delle esportazioni che compenseranno il calo contenuto previsto sul mercato interno.
Molto variabile nei diversi settori il risultato del primo semestre: eccellenti Energia (rinnovabili e tradizionale) e Trattamento Rifiuti e Acque, seguiti a distanza seppur con prestazioni comunque positive da Beni Strumentali, Veicoli Industriali, Movimento Terra, Aeronautica e Automotive. Non buoni Impianti Siderurgici e Macchine Agricole, così come Lavorazioni Meccaniche, Navale, Mining e Ferroviario. In chiusura d’anno, solo attese positive per Energia tradizionale e Rinnovabili, Automotive e diversi comparti dei Beni Strumentali, come per Ciclo e Motociclo, Aeronautico e Ferroviario. Attese ancora negative per Macchine Agricole, Siderurgico e Lavorazioni conto terzi.
Sulle esportazioni, per fine anno le previsioni confermano in crescita Europa (tra 1,5 e 3 punti) e mercati emergenti. In calo l’America Latina, che già aveva perso terreno nel 2014.
Le risorse umane dovrebbero recuperare il lieve calo del primo semestre e segnare un progresso tra 0,5 e 1%. Il livello di saturazione della capacità produttiva risulta simile in Italia e all’estero (poco superiore al 70%) con investimenti leggermente superiori oltrecortina. Nel primo semestre, l’utilizzo della capacità produttiva è cresciuto in Italia dell’1,1% ed è dato in crescita anche per fine anno.